PRESO IL RAMBO CALENO: ERA
SCESO IN CITTA' PER COLPIRE DI NUOVO
Vito
Taffuri, 17 febbraio 2009
Preso
il Rambo di Calvi Risorta,
era sceso dal suo rifugio di montagna per colpire di nuovo la vittima che aveva
avuto l’auto distrutta ieri. Non si capisce dove abbia
dormito e di cosa si sia nutrito fatto sta che alle prime luce dell’alba
e calato in paese come un lupo a caccia della sua preda Angelo Capezzuto, che giura di non aver mai avuto a che fare o
litigato con Nicola Leva.
E quando se le visto di nuovo presentare davanti casa
a chiamato i carabinieri della locale stazione. Sul posto si sono presentati Petrosino e Monaco, con i colleghi della compagnia di
Capua. L’uomo alla vista, dei militari in divisa ha cercato prima di aggredire
con un bastone gli stessi e poi si e dato alla fuga,
ma inutilmente in quanto veniva immobilizzato pochi passi più avanti.
Nascosto
nelle montagne calene, il giovane probabilmente non sarebbe mai stato catturato
perché conosce troppo bene il territorio della frazione dove
in effetti vive. Invece, a prevalso in lui la voglia
di completare l’opera iniziata ieri, sperando magari di sfuggire di nuovo ai
carabinieri, che invece lo attendevano per le strade di Calvi.
Trasportato in caserma dove e stato generalizzato per lui si sono aperte le
porte del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nelle prossime ore sarà effettuato l’interrogatorio
di garanzia e l’eventuale convalida del fermo. Con l’arresto di Leva, i
Carabinieri di Calvi Risorta, ritengono di aver
assicurato alla giustizia sicuramente un pericoloso pregiudicato che negli
ultimi giorni aveva seminato il panico in città. Lo scorso gennaio 2006,
allorquando compii oltre venti furti in abitazioni, dove venne
tratto in arresto con una brillante operazione dai militari caleni.