ECO4, IL
PM: 9 ANNI A ORSI E 7 A DE BIASIO
La Gazzetta, 14 febbraio 2009
Giovanni
Maria Mascia
Nove anni di carcere per il socio dell'Eco4 Sergio Orsi, arrestato
la scorsa settimana nella seconda tranche dell'inchiesta sull'appalto rifiuti e sui collegamenti con la
criminalità organizzata. Questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero della Dda Alessandro
Milita nel corso della requisitoria del procedimento Eco4, che si celebra
davanti al gup Enrico Campoli
del tribunale di Napoli, nell'aula bunker Ticino del carcere di Poggioreale a Napoli.
La requisitoria di ieri, durata tre ore e mezza circa, riguardava
le posizioni degli imputati che hanno chiesto il
rito abbreviato, per i quali non è vigente la misura cautelare. Per gli
imputati detenuti le richieste del pm erano state già avanzate lo scorso mese di novembre.
Ieri il dottor Milita ha chiesto dodici anni per Orsi, con la diminuente del
rito alternativo la pena è stata ridotta a nove anni
(ma con lo sconto di un terzo della pena, la richiesta dovrebbe essere di otto
anni). Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha usato toni severi
nei confronti di Sergio Orsi, divenuto testimone protetto subito dopo
l'omicidio del fratello Raffaele. Secondo le risultanze
delle recenti indagini, Sergio Orsi avrebbe offerto denaro a Giuseppe Setola,
killer del fratello Michele, in cambio della sopravvivenza, dopo aver
rinunciato al programma di protezione.
Il pm ha chiesto la condanna a sette
anni di reclusione nei confronti dell'ex direttore generale del Consorzio Ce4 Claudio
De Biasio, accusato di abuso d'ufficio, falso e truffa aggavati.
Ad Orsi vengono contestati diversi episodi di
corruzione, il reato di falso, truffa e abuso d'ufficio aggravati due anni e
mezzo sono stati invocati per il funzionario della questura Ernesto Raio, concorrente con Michele Orsi del reato di
corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio nelle vesti di
funzionario del commissariato di governo per l'emergenza rifiuti. Per il pm avrebbe violato il dovere di imparzialità al quale era
tenuto, accettando una retribuzione da parte di fratelli Orsi (quattro
pneumatici, oggetto di falsa fatturazione all'Eco4; uso gratuito di un veicolo;
un televisore e un videoregistratore), in cambio di una serie di favori. Un
anno è stato chiesto per Giovanni Romano, accusato anch'egli di
corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.
L'ispettore di polizia della questura, titolare tra
l'altro dell'istruttoria relativa al rilascio del rinnovo del porto d'armi a
Michele Orsi, avrebbe accettato dallo stesso un telefono cellulare.
Il procedimento è stato rinviato per consentire le discussioni dei
difensori, gli avvocati Nicola De Caprio, Luigi
Ferrante, Angelo Raucci, Giovanni Zannini,
Carlo De Stavola e Lucio Maiorano.
Nell'udienza di novembre erano state chieste le pene per gli imputati
detenuti. Il pm aveva chiesto quattordici anni per Giuseppe
Diana, dieci anni a Gennaro Sorrentino e
otto anni all'ex presidente del Consorzio Ce4 Giuseppe Valente.