SCUOLA INAGIBILE: I GENITORI SCRIVONO AL MINISTRO

 

La Gazzetta, 12 febbraio 2009

 

Disagio per gli alun­ni dell'istituto comprensivo di Calvi Risorta: genitori, docenti e personale sul piede di guerra. Ricordiamo che in questi giorni si è dovuto ricorrere alla turnazione pomeridiana delle attività scolasti­che.

 

La dirigente scolastica ha reso noto questa esigenza nell'assem­blea che si è tenuta lo scorso 6 febbraio, alla presenza dei rappre­sentanti dei genitori degli studen­ti.

 

Motivo di tale determinazione è il mancato rilascio della prescritta certificazione sulla “Prevenzione Incendi” ripetutamente chiesta al Comune, ma mai ottenuta. Per manifestare il proprio disagio, un gruppo di genitori ha indiriz­zato una missiva al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; all'ufficio Scolastico Regionale per la Campania, a Napoli ed all'ufficio Scolastico Provinciale di Caserta.

 

L'oggetto della missiva è il seguente: Caos scolastico a Calvi Risorta. Nel testo si legge quanto segue: "I genitori degli alunni dell'istituto comprensivo di Calvi Risorta sono costretti a lamentarsi. Infatti, anche quest'anno ci siamo trovati di fronte a classi costituite in difformità rispetto ai D.M. 331/98 e 131/99 (disposizioni in materia di formazione di classi e numero massimo di alunni e la cui osservanza scrupolosa è stata richiamata dalla Circolare del Ministro Fioroni introduttiva della bozza di Decreto sugli organici 2007), a situazioni complessive che appalesano manifesta viola­zione delle norme sulla sicurezza strutturale ed igienico-sanitaria, con violazione del DM 26.8.92 (Prevenzione incendi per l'edilizia scolastica), del DM 18.12.75 e L. 626/94 (Rapporto superfi­cie/alunno, mobili, spazio per il docente), del DM 29.9.98 n. 382 (Particolari esigenze delle scuole in materia di sicurezza), comples­sivamente della L.626 negli aspetti che concernono la compatibilità strutturale della scuola con il numero degli alunni frequentan­ti".

 

La disposizione dei turni pomeri­diani - secondo i genitori - com­porterà una serie di disagi quali: la diminuzione del livello di apprendimento per le condizioni psico-fisiche in cui si ritroveranno gli alunni (orario ridotto, lezioni dopo pasto, materie "riempitivo", ecc.); difficoltà a seguire i progetti ai quali i ragazzi avevano aderito; lo stravolgimento del tempo libero e delle attività sportive dei bambi­ni; danni economici arrecati ai genitori con conseguente esborso di danaro ed aggravio di spese per iscrizioni al corsi di nuoto, calcio e calcetto, basket, pallavolo, danza e ballo, ed altre attività sportive.