PARCO CALENO: FUTURO INCERTO
La
Gazzetta, 05 febbraio 2009
Con disposizione n. 27795 del 05.11.2001 l'Agenzia del Demanio - Direzione
Centrale per i Servizi Immobiliari - Direzione Gestione beni Confiscati - ha
disposto a dicembre il trasferimento al patrimonio
indisponibile del Comune di Calvi Risorta di un appezzamento di terreno,
confiscato ex art. 2 ter della L.
575/1965, sito nel territorio di questo Comune, di estensione complessiva di
262 per finalità istituzionali quali svolgimento di attività sociali,
culturali, ricreative e centro commerciale, ai sensi dell'art. 3 della Legge
109/1996.
A suo tempo si mostrò molto soddisfatto il sindaco Giacomo
Zacchia di questa decisione e della disponibilità del
terreno. "Finalmente - affermò il sindaco Giacomo Zacchia - ci sarà la
'Posa della prima pietra' del 'Parco
Caleno', Parco socio-ricreativo, Culturale, Storico-Archeologico in località Cortemanna.
Le note vicende amministrative ed il commissariamento
del comune in che modo incideranno sull'ambizioso quanto mai indispensabile
progetto di un parco archeologico? Il commissario Lubrano
dopo la sua nomina si è messo subito al lavoro facendo partire alcuni progetti
minori, ma quello del Parco Caleno sembra un sogno
troppo ingombrante per Lubrano
che gestirà l'ente fino alle prossime elezioni primaverili e dunque non avrà il
tempo di seguire tutta l'opera.
Ci auguriamo che i nuovi amministratori possano far tesoro
dell'avvio di questo progetto e costruire una nuova realtà in città che vada
anche a coprire tutto l'indotto turistico.
In un periodo così
difficile per la nostra Provincia ed in particolare per tutte le istituzioni
impegnate quotidianamente in questa vera e propria guerra alla camorra appare
di particolare significato che i beni sottratti alle organizzazioni criminali possano essere utilizzati per migliorare la qualità di vita
delle nostre comunità.