Guido
Bertolaso indagato per i rifiuti
Corriere del
Mezzogiorno, 04 febbraio 2009
R.W.
Il sottosegretario
all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, risulta indagato nell'ambito dell'inchiesta «Rompiballe». Le
accuse vanno dal traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai
danni dello Stato, le stesse che hanno riguardato il suo ex braccio destro,
Marta Di Gennaro, rinviata giorni fa a giudizio insieme ad
altre 24 persone. L'iscrizione nel registro degli indagati del sottosegretario
risale ad alcuni mesi fa, ma solo oggi se ne è avuta
conoscenza.
STRALCIATA - La posizione di Bertolaso è stata stralciata dal filone principale insieme a quella di altre sei persone: il prefetto di Napoli,
Alessandro Pansa, e l'ex commissario straordinario,
il prefetto Corrado Catenacci, Ciro Turiello (è stato
funzionario del Commissariato ai rifiuti), Claudio De Biasio, (ex subcommissario di Bertolaso), i
dirigenti Fibe Armando Cattaneo
ed Enrico Pellegrino. I pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari
dell'inchiesta «Rompiballe» (che ha portato nelle
scorse ore proprio al rinvio a giudizio per 25 tra tecnici e dirigenti di azienda) si erano opposti allo stralcio in disaccordo con
il procuratore, Giovandomenico Lepore.
Anche se Lepore sostenne,
allora, che non ci fosse «spaccatura, ma semplice divergenza di opinioni», fu
evidente che sulla vicenda ci fosse stato un braccio di ferro, vinto dal
procuratore. Nelle prossime ore il capo dei pm e il
suo sostituto, il pm De Marco, dovrebbero decidere
sulla posizione dei sette «stralciati» e valutare se archiviare la loro
posizione o chiedere il rinvio a giudizio.
BASSOLINO
-
Intanto nuovo rinvio del processo che coinvolge il governatore Bassolino sempre sui rifiuti al 14 febbraio: Motivo
dell'ennesimo slittamento: la cancelleria non era stata in grado di fotocopiare
dei documenti chiesti dal collegio difensivo.
PRESIDIO CONTRO
BERTOLASO A PALAZZO SALERNO - Una cinquantina di attivisti
del comitato antidiscarica di Chiaiano e Marano sta
manifestando sotto palazzo Salerno, a Napoli. Nel mirino
Guido Bertolaso, reo, secondo il comitato civico, «di
aver mentito sulla bomba ecologica presente nella cava di Chiaiano.
La magistratura ci sta dando ragione». È stato esposto uno striscione con su scritto «Giù le mani dalla nostra terra». «Chiediamo
- dicono i manifestanti - le dimissioni immediate del sottosegretario e il
blocco dei lavori alla cava di Chiaiano». Venerdì,
inoltre, è in programma la «marcia della rabbia», dal presidio di Marano fino
al sito dove sorgerà la megadiscarica.