NEL VERBALE DELLA COMMISSIONE DI ACCESSO LA GENERAL IMPIANTI GIÀ C’ERA, MA COSA NASCONDE ANCORA?

 

Calvirisortanews, 25 gennaio 2009

 

Vito Taffuri

 

Camorra, arresti, Setola, indagini, appalti e Calvi Risorta. Ecco il vocabolario di questi mesi, tra chi fa informazione e chi legge, tra chi spende una vita a rincorrere delinquenti e chi fa lo stesso ma solo per raccontare l’attualità. E nella bagarre di azioni, parole e idee una cosa è saltata agli occhi di tutti: il piccolo comune di Calvi Risorta è diventato incredibilmente famoso. Diciamo pure: tristemente famoso.


Il picco massimo quando sul nostro sito è uscita la notizia dell’ombra del clan Setola attraverso i lavori affidati alla General Impianti, che effettuava lavori di completamento del secondo lotto alla polivalente di via Cales, a Calvi Risorta, per un impegno spesa di quattrocento mila euro. In particolare come risulta dal certificato SOE la ditta era intestata fino al 2006 a Pasquale Setola, fratello di Giuseppe killer della camorra del gruppo dei casalesi. Il Setola Pasquale, era anche il responsabile Tecnico, e socio di Pagano Massimiliano, anche quest'ultimo colpito da provvedimento della DDA di Napoli. Il noto boss Giuseppe Setola, grazie ai carabinieri di Caserta, veniva tratto in arresto.


Della notizia se ne sono impossessati i cosiddetti grandi media e Calvi è diventata famosa. Un grazie a chi ha letto la base delle notizie sul nostro portale, un grazie ha chi ha scritto con noi e dopo di noi e un grazie (questo a denti stretti) a coloro i quali, tra amministratori pubblici e burocrati locali, che hanno fatto la General Impianti a Calvi. C’è da chiedersi se sia tutto un incubo oppure no. Che fine hanno fatto i certificati antimafia? E se sono stati esibiti e non è servito a nulla in che Stato viviamo? Chi segue questo portale ha visto anche che, dopo tanti e tanti giorni, la notizia della General Impianti a Calvi è schizzata sul Mattino e poi, in questi giorni, anche sull’Espresso. E di noi che abbiamo fatto prima degli altri non si è ricordato nessuno. La grande Capacchione non ha detto ‘come già scritto su calvirisortanews’ ha fatto semplicemente finta che non esistiamo.


Vi pare bello? Meno male che dalla nostra parte ci siete voi, i lettori. Lettori ai quali adesso diamo una nuova chicca. A Calvi ha lavorato una commissione di accesso. Ha chiuso i registri un attimo prima che il sindaco Giacomo Zacchia venisse defenestrato. La commissione ha portato via un delicato verbale consegnato tra le mani del Prefetto di Caserta. Ebbene, i risultati sono ‘risultati’ talmente devastanti da essere stati segretati.

 

Ecco anche il motivo: per consentire la prosecuzione delle indagini. Ora bisogna vedere queste indagini fino a quanto durano ancora. Molti, compresi noi, sono convinti che sia per lo meno giunto che i cittadini caleni sappiano chi sono i propri amministratori e chi sono i prossimi candidati. E’ questo che vogliono i cittadini della famosissima Calvi: vogliono conoscere i risultati di quel lungo lavoro, vogliono sapere se sul Comune hanno governato dei perfetti signori come speriamo tutti o dei delinquenti affiliati con la camorra.