TENTANO UNA RAPINA MA LA LORO
VITTIMA E’ UN POLIZIOTTO E SE NE VANNO CARICHI DI LEGNATE
Calvirisortanews, 21 gennaio 2009
Tentano una rapina in campagna pensando,
forse, che con un contadino la cosa sarebbe stata più
facile. Ma per loro sfortuna la vittima predestinata, in
effetti si tratta di G.G., è un appartenente
al Corpo di Polizia Penitenziaria e finisce a colpi di manico di accetta sul
basso schiena. Veramente l’intenzione della persona aggredita era quella di
mettere al tappeto i due malviventi e costringerli a seguirli in caserma, ma la
paura fa novanta e ha fornito ai due malcapitati una
forza di reazione da farli uscire indenni sotto i colpi subiti.
Finale da ridere, ma come sarebbe andata a finire se al posto del poliziotto
penitenziario, sotto la minaccia dell’arma, si fosse trovato veramente un
agricoltore? I fatti sono accaduti nel primo pomeriggio di ieri, in località
“Ponte delle monache” dove l’agente è proprietario di un appezzamento di
terreno di famiglia. L’uomo, vestito alla meno peggio era intento a tagliare la legna, nella sua
stessa proprietà quando si è sentito puntare nella schiena l’arma da fuoco.
“Fuori i soldi o finisce male”: la classica frase di una rapina. Ma per
pronunciare quelle parole vittima e aggressori (due
giovani dall’apparente età molto giovane) si sono guardati negli occhi.
E soprattutto, la persona che doveva essere rapinata
ha potuto scorgere l’arma della minaccia. Da esperto di balistica non ha
impiegato che pochi istanti a capire che era un modello giocattolo, anche se
ben costruito. E allora che ha fatto? Ha capovolto
l’ascia con la quale stava spaccando la legna è ha inferto un primo colpo nella
schiena di uno dei due che si è accasciato al suolo, poi ha tentato di fare lo
stesso con il secondo, ma intanto il primo si riprendeva
e scappava nella direzione opposta.
Il finale della storia è che la rapina è diventata una tentata rapina e i due
malviventi se ne sono andati pieni di botte invece che col solito bottino tra
le mani. L’uomo prima ha chiesto l’intervento dei
militari, che sono arrivati sul posto tempestivamente e poi ha sporto regolare
denuncia dei fatti accaduti fornendo anche una sommaria descrizione dei due
banditi in erba. I carabinieri di Calvi Risorta, agli
ordini del Comandante Massimo Petrosino, hanno
avviato le indagini pur di identificare i responsabili.