Torna in libertà l'ex sindaco di Mondragone
Ugo Conte
Casertanews, 19 gennaio 2009
Il Gip del tribunale di Napoli
Dottor Enrico Campoli rimette in libertà l'ex sindaco
di Mondragone Ugo Conte detenuto in regime carcerario
dall'estate di quest'anno.
E' completamente libero Conte che ha potuto riabbracciare
i suoi familiari. L'istanza al gip
è stata presentata dall'avvocato Paolo Trofino a cui
hanno accolto le tesi difensive ed hanno scarcerato l'ex sindaco. Una vicenda
che era iniziata con l'ordinanza che fu emessa il 26
marzo 2007, dal Tribunale di Napoli, sezione del giudice per le indagini
preliminari a firma del Gip dott. Alessandro Buccino Grimaldi, su richiesta
del pm Alessandro Milita, ma che fu rigettata per
l'ex sindaco. Ma qualche giorno più tardi la richiesta di appello
da parte del Pm Milita e il conseguente accoglimento
della stessa da parte del tribunale del riesame di Napoli che lo portò qualche
giorno più tardi a costituirsi nel carcere di Santa Maria
Capua Vetere.
Ieri è finito un incubo. L'applicazione delle misure
cautelari scattarono nei confronti di Salvatore Andreozzi, Claudio De Biasio, Vittorio Parrella,
Giovanni Romano, Giovanni Trapani, Giuseppe Valente, Augusto La Torre,
Salvatore Orabona, Giuseppe Frugnoli, Giacomo
Frugnoli, Vincenzo Filoso, Gennaro Sorrentino, Giuseppe Diana, Francesco Bidognetti,
Luigi Guida, Nicola Alfiero. Limitatamente a Claudio De Biasio (quale direttore
del Consorzio Ce/4), della ditta Parrella, della Enterprais s.r.l., della "Ambiente e territorio s.r.l."), Vittorio Parrella
(quale amministratore formale della ditta omonima), Giovanni Trapani, (quale
amministratore formale della Enterprais s.r.l.)
Giuseppe Valente, (quale presidente p.t. del
consorzio Ce/4 e amministratore della "IMP.RE.GE.CO.
ARL") le imputazioni contestate fanno riferimento ai delitti concorso in
truffa con il metodo camorrista.
Le ditte sopra citate, secondo la procura erano tutte
società impegnate nel settore ambiente nelle province di Napoli e Caserta; il
Consorzio denominato CE/4, con sede legale a Sessa Aurunca
(Caserta), con finalità statutarie nella raccolta e smaltimento dei rifiuti, è
costituito da 20 Comuni della provincia di Caserta e la società ECO/4 S.p.A. è
una società mista a prevalente capitale pubblico del CE/4.
La vicenda giudiziaria si sviluppa in un ambito territoriale, quello campano, e in un contesto temporale interessato da
una particolare emergenza nel settore dello smaltimento e della raccolta dei
rifiuti solidi urbani.
La gravità della situazione, ha portato il Commissario straordinario per
l'emergenza rifiuti in Campania, dott. Guido Bertolaso,
a paventare la richiesta di intervento da parte
dell'esercito. Gli interessi delle organizzazioni malavitose operanti sul
territorio in oggetto si sono concentrati in modo precipuo su attività
riconducibili alla filiera dei rifiuti, il livello di crisi raggiunto e gli
intrecci economico-malavitosi hanno portato all'istituzione della speciale
Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il perdurare di tale emergenza ambientale potrebbe comportare gravi rischi
per la salute dei cittadini, come ampiamente e recentemente denunciato dall'Oms.