L’EX SINDACO ELETTO “A TEMPO DETERMINATO” NEL COMITATO DIRETTIVO DELL’ASI

 

Calvirisortanews, 14 gennaio 2009

 

Il Consiglio generale dell’A.S.I. (Area Sviluppo Industriale) ha eletto nella seduta del 9 gennaio scorso il Presidente ed il Comitato Direttivo. Alla carica di rappresentante legale dell’ente è stato eletto all’unanimità l’ing. Piero Cappello, fratello del sindaco di Piedimonte Matese (Enzo Cappello) e volto ben noto ai caleni, essendo stato nominato dall’ex sindaco Zacchia responsabile dell’ufficio tecnico comunale a far data dal 29 giugno 2007.


Lo stesso Zacchia è stato eletto membro del comitato direttivo, ma la sua è una carica “a breve termine”. Lo scorso 19 novembre, infatti, l’ex sindaco era stato eletto membro del Consiglio Generale dell’ASI in rappresentanza dell’ambito n. 4, costituito dai Comuni di Calvi Risorta, Carinola, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Pastorano, Pietravairano, Roccaromana, Tora e Piccilli e Vairano Patenora.


Il 29 dicembre, come oramai noto, il sindaco è decaduto dalla propria carica a seguito delle dimissioni rassegnate contestualmente da 9 consiglieri comunali; tuttavia, in base all’art. 141, comma 5, d. lgs. n. 267/2000 “I consiglieri cessati dalla carica per effetto dello scioglimento continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti”.


Ma delle ombre si stagliano persino sulla legittimità della nomina per questi 5 mesi. Difatti Zacchia poteva conservare sì l’incarico esterno attribuitogli il 19 novembre, vale a dire quello di componente del Consiglio Generale, ma non certamente assumerne di nuovi, come quello di membro del Comitato Direttivo.


In oltre l’art. 18 dello Statuto dell’ASI prevede, riportiamo testualmente, che “non può essere eletto componente del Comitato Direttivo il Consigliere Generale che rappresenta un soggetto consorziato dichiarato inadempiente o moroso”. Ed il comune di Calvi Risorta, atti contabili alla mano, non avrebbe versato all’ASI, almeno fino alla fine di settembre, le quote di contribuzione relative alle annualità 2003, 2004, 2005 e 2007, con un punto interrogativo su quelle del 2006 e del 2008.


Se ciò fosse effettivamente confermato, Zacchia non solo non avrebbe potuto votare nella suddetta assemblea (sempre ai sensi dell’art. 18 dello Statuto), ma neanche essere eletto nel Comitato Direttivo, tanto più in quanto sindaco decaduto. D’altro canto la carica di membro del Comitato Direttivo dell’ASI potrebbe risultare incompatibile – ai sensi dell’art. 63, comma 1, punto 2) del Testo Unico – con quella di sindaco di un comune consorziato.


In parole povere – fermo restando i dubbi sulla eleggibilità dell’ex primo cittadino di Calvi Risorta – se nelle elezioni del prossimo 6 e 7 giugno Zacchia dovesse essere rieletto sindaco, allora cesserebbe dalla carica per incompatibilità; se Zacchia dovesse perdere le elezioni decadrebbe comunque dalla carica per quanto disposto dall’art. 141 del Testo Unico. Vedremo quale sarà al riguardo la posizione del Presidente dell’ASI, l’ing. Piero Cappello, nei confronti del proprio “datore di lavoro”, l’ex sindaco Giacomo Zacchia.