TASSA RIFIUTI: I CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRA

 

Calvirisortanews, 12 gennaio 2009

 

Dalla fine di novembre vengono notificati ai cittadini gli avvisi di pagamento per la tassa rifiuti relativa all’anno 2008. Ciò che è saltato subito all’occhio di tutti è non solo la conferma dell’aumento delle tariffe del 40%, già deliberato nel 2006 dall’amministrazione Zacchia, ma anche l’aumento spropositato della superficie imponibile su cui viene calcolata la tassa. Il tutto sembrerebbe dovuto all’applicazione dell’art.1, comma 340, della legge finanziaria 2005, che ha modificato i criteri di calcolo delle superfici; difatti il riferimento è ora alla superficie indicata negli atti catastali (che comprende non solo la superficie calpestabile ma anche quella su cui insistono le mura, cioè la superficie perimetrale) abbattuta del 20%.


E così molti contribuenti si ritrovano in alcuni casi a pagare la tassa su una superficie imponibile incrementata anche del 30 o 40% rispetto a quella sinora considerata. Ovviamente tale metodo di calcolo è valido sin dal 2005, ed il comune, per il tramite della “PubbliAlifana s.r.l.”, sta inviando in queste ultime settimane degli avvisi di accertamento relativi alle annualità 2005, 2006 e 2007. Ciò che però ha suscitato l’ira dei cittadini caleni, è il fatto che tali avvisi di accertamento contengono anche una sanzione del 50% sul tributo non versato a causa dell’aumento della superficie, e rilevanti interessi, calcolati sia sul tributo che sulle addizionali: ulteriori somme, cioè, che si aggiungono alla differenza già richiesta e che, secondo molti, non dovrebbero essere applicate.


Difatti la sanzione del 50% si applica per le dichiarazioni infedeli, ma tali non sarebbero quelle per cui è stata applicata, poiché la differenza è imputabile solo ad un cambio di normativa e non ad un tentativo di elusione da parte dei contribuenti. La stessa ANUTEL (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali), in un parere rilasciato il 15/04/2008, ha autorevolmente chiarito che per il recupero delle annualità pregresse ai sensi del comma 340, “Stante la previsione di applicazione della norma, non sono da applicare sanzioni ed interessi”.


E di tale parere era perfettamente a conoscenza anche il responsabile finanziario del comune, il dr. Ortensio Fabozzi, che lo ha trasmesso all’ex sindaco Giacomo Zacchia con la nota prot. 10466 del 27/05/2008. È pur vero che la “PubbliAlifana s.r.l.” percepisce un aggio sul riscosso e che, quindi, maggiore sono le somme riscosse e maggiore è il suo profitto, ma questo non dovrebbe andare sicuramente a discapito del cittadino che ha agito in buona fede in base alle norme vigenti sino a quella data. Staremo a vedere, ma almeno per adesso, nonostante le vibranti proteste dei cittadini, sia il dr. Fabozzi che la PubbliAlifana sembrano fare orecchie da mercanti.