NON DISTURBATE IL MANOVRATORE: DAGLI ARMADI DEL COMUNE SALTA FUORI LA LETTERA DI ZACCHIA CONTRO TUTTI E TUTTO

 

Calvirisortanews, 06 gennaio 2009

 

Zacchia se ne va ed ecco che dagli armadi della casa comunale saltano fuori i primi documenti misteriosi. Come la “lettera avvelenata” da lui stesso protocollata in forma “riservata” (poi regolarmente richiesta e ottenuta dai consiglieri di minoranza) nella quale tenta di assurgere a vittima di un sistema di intrighi di corte e di giochi già fatti nei quali si sarebbe trovato invischiato, come dire, suo malgrado.


Ma, in cosa consisterebbero i disturbi? Incredibile a dirsi: in una serie di richieste di atti amministrativi da parte della minoranza. Pare che Zacchia si senta assillato, stressato, da tutte queste fastidiose quanto legatissime richieste di documenti.


Sulla falsariga degli stessi sintomi i fastidi di pseudo-giustizieri giornalisti dai quali Zacchia arriva a chiedere alle autorità competenti addirittura dei provvedimenti repressivi. Una specie di “non disturbate il manovratore” che Zacchia ripeterà a cantilena anche dopo la cacciata dal Comune.


E quando succede tutto questo? Ebbene sì, quasi a fine mandato. Ossia a 3 anni, 5 mesi e 6 giorni dal suo insediamento. Quindi, quasi agli sgoccioli della sua stessa amministrazione. A giochi fatti, insomma. Ognuno potrà farsi un suo giudizio leggendo la lettera che calvirisortanews.it vi propone in tutta la sua integrità. Leggere per credere, riflettere per giudicare.




COMUNE di CALVI RISORTA

PROVINCIA DI CASERTA

UFFICIO DEL SINDACO



C.A.P. 81042 VIA IV NOVEMBRE TEL (0823) 651222 - FAX 651396 CODICE FISCALE: 80008970610 PARTITA IVA: 01704570611



Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Ministro degli Interni Palazzo Viminale Via Agostino De Petris, 7, 00184, ROMA


Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Ministro della Giustizia Via Arenula, 70, 00186, ROMA


Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Presidente del Senato della Repubblica Palazzo Madama, 00186, ROMA


Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Palazzo Montecitorio Via della Missione, 10, 00186, ROMA


Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Presidente della Commissione Nazionale Antimafia


Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Prefetto della Provincia di Caserta


Alla Procura della Repubblica di S. Maria C.V.


Alla cortese ed illustre attenzione del Signor Presidente della Commissione di Accesso D.P. N. 9278/AREA II (EF. LL.) del 01/08/2007 p/o Prefettura di Caserta


e p/c

 

Comando dei Carabinieri di Calvi Risorta (CE)


Capogruppo consiliare di Uniti per Calvi Antonio Fattore


Al Segretario Comunale dott. Onofrio Tartaglione



Mi rivolgo alle S.V. Ecc.me in quanto, nella piccola comunità del piccolo territorio che mi onoro di rappresentare, in forza del mandato elettorale concessomi dal popolo nel giugno del 2004, rappresento l'istituzione più prossima al cittadino, ed ora a ragione di una interrogazione consiliare che allego e che di seguito provvederò a smontare in ogni sua falsità, e che riguarda un tema importante quale la destinazione di suoli confiscati alla criminalità organizzata dalla Procura della Repubblica di Napoli, mi sono reso conto che la situazione ha davvero raggiunto un livello insostenibile. Questo in virtù del presupposto che vengono asserite tesi e richiamati documenti e progetti che non esistono nella realtà e nella evidenza degli atti e dei documenti in possesso di questo ente. Ed allora diviene doveroso rappresentare, come già negli scorsi mesi feci al Signor Ministro degli Interni, la grave situazione che si sta vivendo nella nostra comunità. Come sollevo, adesso, alle S.V. Ill.me le repliche a questa interrogazione, così sono disposto a fornire chiarimenti in merito ad ogni atto per il quale è stato ingiustamente accusato questo ente.


Ed ora, quindi, è alle massime istituzioni dello Stato che intendo chiedere sostegno e ragione di un attacco insensato e scellerato che, da 3 anni 5 mesi e 6 giorni, questa amministrazione deve subire, contro ogni proprio atto e contro le persone stesse che la compongono, ad opera di vere e proprie lobby del malaffare. E' facile per le S.V. Ill.me risalire ai soggetti che pongono in essere tali ingiustificati attacchi, anche attraverso la locale stazione dei carabinieri. Per quanto possa pensarci e ripensarci, giorno dopo giorno, non riesco a trovare nessuna spiegazione al fatto che nessuno si sia mosso o abbia fatto sentire la propria voce, quando, nonostante la immane mole di denunce e richieste di aiuto, la nostra comunità è stata fatta oggetto di attacchi terroristici compiuti contro la rete idrica comunale, la rete elettrica, lo Stadio comunale, la Piscina comunale, la sede della protezione civile, la rete fognaria, il Cimitero comunale e la pubblica illuminazione, con conseguenti gravissimi danni etc. (in allegato le denunce e le corrispodenze di documentazioni in relazione ai predetti sabotaggi e manomissioni).


Neppure quando i muri della nostra cittadina sono stati inondati da migliaia di manifesti anonimi contenenti minacce, calunnie e diffamazioni, per i quali sono state presentate decine di denunce e per le quali si è in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Ma guarda caso, dopo le mie denunce, tutto si è fermato. Non certamente l'attività di discredito nei confronti dell'amministrazione anche facendo uso di notizie ingiuriose e false. Tant'è che dopo un pubblico comizio durante il quale il sottoscritto ha esposto i fatti ai cittadini, chiedendo ad essi ed alle forze dell'ordine di vigilare per la salvaguardia delle strutture, gli attacchi si sono spostati sul fronte delle denunce, dei ricorsi e degli esposti alle autorità, per ogni attività ed iniziativa di questo ente.


Non riesco a darmi ragione del fatto che nessuno possa, adesso, intervenire quando, una volta conclusi questi atti di terrorismo, anche grazie al pubblico comizio nel quale il sottoscritto ha chiesto aiuto ai cittadini ed alle forze dell'ordine per vigilare sulle strutture; questi attacchi si sono poi spostati su denunce, ricorsi anonimi e scritti indirizzati alle autorità contro ogni attività ed iniziativa di questo Ente. A fronte di tutto ciò abbiamo continuato il mandato ricevuto con serenità ed operosità e nell'esclusivo interesse della comunità calena. Lo stesso giorno della elezione alla carica di Sindaco di questo Comune, il 13/06/2004, ho dovuto depositare una denuncia-querela per calunnia e diffamazione; la prima, di quelle che, poi, sarebbero diventate tante, in seguito ad una vera e propria campagna persecutoria attuata attraverso giornali e siti Internet. Non posso passare tutte le mie giornate a depositare denunce ed esposti alla magistratura, perché oltre alle incombenze del mio mandato elettorale, devo provvedere ai bisogni della famiglia ed alla mia professione di farmacista. Ma vi assicuro che è veramente difficile per una persona qualunque dover sopportare una tale campagna di stampa persecutoria diffamatoria. Il giorno stesso delle elezioni, quella che, prima di allora, era una serena e laboriosa comunità è stata inquinata dalle infamie di ignobili detrattori: con il titolo di "Due bombe carta ai danni di un candidato", infatti, questi calunniatori riconducevano alla persona del sottoscritto la responsabilità di azioni minatorie nei confronti della lista avversaria, accusa indegna questa che rappresentava il degno epilogo di una campagna elettorale condotta all'insegna di dissapori e di attacchi personali all'indirizzo dello scrivente, lesivi della personale dignità oltre che del rispetto delle regole democratiche di espletamento delle operazioni di voto. Contro quello scritto ignobile, e contro altri che ne seguirono, deposi, già allora, denuncia-querela presso le competenti autorità; scontrandomi purtroppo contro l'indifferenza e la disattenzione di persone, le quali forse avevano cominciato a dare credito a personaggi oscuri che pubblicavano articoli su giornali di dubbia appartenenza e condotta.

All'indomani di tali prime denunce, mi recai da Sua Ecc.nza il Prefetto Schilardi, il quale mi rassicurò in merito all'oggetto. Mi permetto di rilevare, allora, che per il furto subito presso la mia abitazione (guarda caso, cosa mai avvenuta prima), in data 24/10/2004, fui convocato dalla Compagnia Carabinieri di Capua il 131/12/2004 (San Silvestro) alle ore 17.00; quando, titolare di una farmacia nel Comune di Sessa Aurunca, nella mia qualità di esercente un servizio di pubblica necessità, ero intento nel mio lavoro per turnazione festiva (in allegato la missiva inviata e la richiesta di convocazione dei Carabinieri). Da allora, nulla si è mai più saputo in relazione a tale vicenda. A questo punto, però, viene da domandarsi come mai tutta questa campagna di stampa ad opera di presunti giornalisti-giustizieri, tendente a voler dimostrare delle accuse infamanti ed assurde ed a dipingere la nostra comunità come un luogo pericoloso e governato da presunte organizzazioni malavitose, non abbiano speso una parola per le devastazioni, i danneggiamenti, i sabotaggi e gli atti di vero e proprio terrorismo compiuti contro le strutture pubbliche ed i servizi essenziali! Insomma hanno scritto tutto ed il contrario di tutto, hanno accusato l'attuale amministrazione di atti che, invece, erano stati posti in essere dalla precedente, ma non hanno né indagato né tantomeno riportato o informato la pubblica opinione circa i gravi atti compiuti contro le opere pubbliche, pur questi fatti interessando l'intera comunità.


Va, altresì, rilevato che, gli unici atti dai quali questa amministrazione potrebbe ricevere documento sono, incredibilmente: Gli appalti alla ditta che gestisce la pubblica illuminazione, realizzati dalla precedente amministrazione, con contratto firmato il 09/06/2004, 4 giorni prima delle elezioni, contente un errore di calcolo di 54 mila, all'anno, per 20 anni sull'Iva; LA QUALE E' STATA CALCOLATA 2 VOLTE, E CORRETTA POI DAL SOTTOSCRITTO, CHE DI PROFESSIONE FA IL FARMACISTA ED EX UFFICIALE DELL'ESERCITO, NONOSTANTE L'ENTE AVESSE UN RESPONSABILE TECNICO FINANZIARIO PRO TEMPORE, IL QUALE STRANANAMENTE NON SI ERA ACCORTO DI NULLA. COSI' COME NON SI ERANO ACCORTI DI NULLA NEMMENO IL SEGRETARIO COMUNALE DELL'EPOCA E GLI AMMINISTRATORI COMUNALI PRO TEMPORE. Gli impianti di depurazione, non realizzati in conformità delle prescrizioni normative e che, forse, per anni hanno riversato sostanze inquinati nelle falde acquifere di questo territorio, anche questi messi in opera dalla precedente amministrazione comunale - La riqualificazione dei terreni confiscati alla camorra dalla Procura della Repubblica di Napoli, per i quali, alla data del nostro insediamento, non era stato compiuto alcun atto concreto, e per i quali, ogni qualvolta questa maggioranza ha deliberato in merito ad essi, gli stessi ex amministratori di maggioranza si sono, forse casualmente, alzati ed hanno abbandonato l'aula. Quando, invece, avrebbero potuto collaborare con l'assise elencando e ricordando quello che dicevano e dicono di aver fatto durante la loro amministrazione.


Proprio in merito a quest'ultimo caso, ritenendolo sintomatico della assurda situazione che sussiste in loco, è premura dello scrivente ricostruire l'intera vicenda, premettendo che questa amministrazione si è insediata nel 2004, allorché la procedura di confisca dei predetti terreni era già stata ampiamente e dettagliatamente comunicata a questo ente nelle persone degli ex amministratori. Preso atto, allora, di tale inattività, il sottoscritto unitamente al gruppo di maggioranza, determina di avocare al patrimonio dell'ente i suddetti lotti nella giusta sede del Consiglio Comunale, in nome della legalità, della trasparenza, e della sicurezza di tutti; avendo già fatto predisporre all'ufficio tecnico comunale una adeguata progettazione di riqualificazione dei terreni (Parco Caleno), ed attivando i canali istituzionali per richiedere i necessari finanziamenti. A distanza di soli pochi mesi dalla chiusura di un iter lungo e tortuoso, la Regione Campania ha assegnato e conferito con proprio decreto, 630 mila euro a questo ente per la realizzazione del Parco Caleno, giuste deliberazioni che si allegano al presente atto.


Insomma, in pochi mesi, si è fatto concretamente quello che non era stato fatto in anni di amministrazione, senza costi ulteriori ed aggravi per i cittadini, vista la già precaria situazione economico-finanziaria dell'ente oberata dal dover onorare una esposizione debitoria enorme; così come più volte denunciata dagli attuali amministratori. A quel punto, però, si è verificata la solita, abominevole ed ignobile pratica messa in essere per impedire ogni attività di rispetto e ripristino della legalità in questo Comune; mediante articoli pubblicati su giornali e siti Internet. Si è provveduto, cioè, a disseminare in ogni sede, in ogni indirizzo, presso ogni autorità o istituzione solamente falsità, interrogazioni tendenziose e fuorvianti, ed articoli di giornali (di seguito allegati), contenenti menzogne, accuse infondate e dati ed atti inesistenti, al solo fine di far scaturire dalle autorità adite, indagini, istruttorie e richieste di atti. Tutto quanto sopra non al fine di migliorare soluzioni e atti, bensì per gettare discredito e per tentare di bloccare la macchina comunale. Dobbiamo ai dipendenti ed agli amministratori di questo Comune un grazie se questo disegno non si è realizzato. Fino a quando questo potrà reggere se continuano le richieste di atti e documentazioni di ogni genere, a partire dalla Piscina comunale, dello Stadio comunale, della sede Protezione Civile, dall’Edificio Polivalente per lo sport ed il tempo libero, dal nuovo Cimitero comunale, dai progetti di servizio civile, sulla installazione degli autovelox, dai cantieri per la rete idrica, dai cantieri per la rete fognaria, dai cantieri per gli edifici scolastici e dalle opere attivate per la riqualificazione del patrimonio storico, archeologico della comunità calena.


Chiedono di tutto, dalle delibere di Consiglio Comunale fino alle determine, ed alle note arrivate SOLO all'ufficio protocollo a mezzo fax (COME FANNO A VENIRE A CONOSCENZA DELLA LORO ESISTENZA?). Ma il popolo che vuole concretezza, e che vive gli affanni dei problemi della vita quotidiana, può mai comprendere che una tale persistente metodica di richiesta di atti possa arrivare a rallentare la erogazione dei servizi previsti dai naturali compiti di questo ente? Loro, invece, continuano a depositare richieste di copie di atti contro tutte le attività e le iniziative poste in essere da questa amministrazione, le quali pervengono, simultaneamente e giustamente, insieme alle richieste inoltrate da tutti quei soggetti istituzionali ai quali queste persone inviano, da anni, migliaia di denunce ed esposti. Richieste, queste, che sono ideate al fine di determinare la sostanziale paralisi degli uffici comunali, i quali con enorme fatica riescono a far fronte a tutte le incombenze ed a svolgere in maniera funzionale le proprie mansioni, in tempi ossequiosi e rispettosi della normativa. Il tentativo è chiaro, si vuole da un lato bloccare l'attività dell'ente, dall'altro che si indaghi su chi si è prodigato a fare il proprio dovere ed ha ottenuto dei risultati importanti, e non su chi, per la stessa questione, non ha posto in essere negli anni alcuna attività. Richieste che sono seguite dalla presenza continua e costante di personale in divisa negli uffici comunali, a determinare sempre e maggiormente un persistente stato di emergenza e di vigilanza, del quale ne fanno le spese la credibilità dei dipendenti e degli amministratori di questo ente nei confronti dei cittadini utenti e la serenità d'animo che dovrebbe contraddistinguere le azioni di persone motivate dallo spirito di sacrificio e di abnegazione in favore della collettività. Ma c'è un quesito che mi pongo in maniera quasi assillante da molti mesi a questa parte; mi chiedo, cioè, per quale ragione le interrogazioni, le richieste di copie e di atti sono state fatte su ogni attività, su ogni atto e su ogni iniziativa posta in essere da questa amministrazione comunale? Per quale motivo queste richieste hanno avuto ad oggetto notizie false ed inesistenti apparse su quotidiani locali? Per quale ragione queste richieste di atti e di copie hanno riguardato atti inesistenti negli schedari di questo Comune? Per quale motivo queste interrogazioni e richieste di atti riguardano azioni e comportamenti compiuti precedentemente dalla scorsa amministrazione e per i quali viene, invece, accusata l'attuale amministrazione?

 

ED INVECE, AL CONTRARIO, COME MAI NON E’ STATA PRODOTTA AGLI ATTI DI QUESTO ENTE, NESSUNA INTERROGAZIONE, NESSUNA INTERPELLANZA, NESSUNA RICHIESTA DI ATTI DI COPIE, NESSUN RICORSO FIRMATO DA CONSIGLIERI COMUNALI, O ANOMIMO, CHE AVESSE AD OGGETTO L'IGNOBILE SEQUELA DI INSULSI ATTACCHI ED ATTI DI TERRORISMO CHE HANNO DOVUTO SUBIRE LE STRUTTURE PUBBLICHE O I SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI DI QUESTA COMUNITA'? PERCHE' NESSUNO DI QUESTI CONSIGLIERI COMUNALI, O NESSUNO DI QUESTI ZELANTI GIUSTIZIERI ANONIMI SI E' MAI PREOCCUPATO DI SCRIVERE O DI CHIEDERE QUALCOSA QUANDO VENIVANO BRUCIATE LE CABINE DELL'ENEL, QUANDO VENIVANO SABOTATI I MOTORI DELL'ACQUEDOTTO, QUANDO SI TENTAVA DI APPICCARE IL FUOCO ALLA PISCINA COMUNALE, QUANDO VENIVANO COMPIUTI DANNEGIAMENTI AL CIMITERO COMUNALE, ALLO STADIO, ALLA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE ED ALLE ALTRE STRUTTURE PUBBLICHE. PERCHE' I LORO "PARENTI" CHE SCRIVONO SU QUOTIDIANI E CHE LANCIANO STRALI CONTINUI ED INCESSANTI CONTRO QUESTA AMINISTRAZIONE COMUNALE, NON HANNO DEDICATO UNA SOLA RIGA AGLI ATTI VANDALICI NELLE SCUOLE ED A TUTTI I SOPRAELENCATI ATTI DI TERRORISMO? ANZI, A TAL FINE, INVITO LE S.V. A VISIONARE COME LA PRESUNTA STAMPA LOCALE, ATTRAVERSO IL SITO INTERNET GESTITO DAL SIG. VITO TAFFURI, TRATTAVA LA NOTIZIA DEL COMIZIO PUBBLICO INDETTO PER COMUNICARE ALLA CITTADINANZA L'IGNOBILE SEQUELA DI ATTI DI TERRORISMO CONDOTTI CONTRO LE OPERE PUBBLICHE; LADDOVE E' RIPORTATA UNA FRASE INQUIETANTE: "....


Quello che è certo è che qualcuno sarà sicuramente tra la folla, pronto per registrare le dichiarazioni del sindaco Zacchia e dei suoi collaboratori che saranno lanciate contro chi ha fatto uscire fuori le verità nascoste magari scomode..". In relazione a queste ultime dichiarazioni apparse sul sito de quo, si evidenzia che il comizio era stato convocato con un pubblico manifesto, nel quale era stato chiaramente indicato l'oggetto dell'assise, la quale riguardava gli attentati avvenuti; sembra strano, allora, che si minacci la presenza di persone munite di registratore. Se il loro fine fosse realmente quello di avere a cuore le sorti della comunità calena, come mai la loro impressionante miriade di ricorsi, scritti, richieste di atti e di copie, manifesti e volantini anonimi o firmati non hanno avuto ad oggetto gli attacchi alle strutture comunali ed ai servizi essenziali pubblici? Il loro fine é quello di destabilizzare l'istituzione Comune e le persone che la rappresentano, amministratori e dipendenti, ed in ossequio a tale fine miserevole si permettono di protocollare interrogazioni come quella che ivi riporto in allegato.


L'interrogazione n. prot. 12186 del 30/10/2007, depositata in integrale sostituzione della n. prot. 12119 del 26110/2007, avente ad oggetto i terreni confiscati alla camorra. Nella suddetta interpellanza, si assiste alla solita sequela di assurdità, fatte passare per verità, passate una ad una a tutte le autorità superiori possibili, le quali, ciascuna per propria competenza ed indipendentemente l'una dall'altra, innescano il meccanismo, simultaneamente ed inconsapevolmente da parte degli enti dello Stato, di ricerca di dati e di riscontri; operazione queste che a sua volta ingolfa irrimediabilmente la macchina amministrativa comunale e da il senso ai cittadini di questa comunità ed ai dipendenti di questo Comune, di vivere in un perenne stato di assedio, paradossalmente dando manforte ai detrattori. Ciò nonostante, l'amministrazione che mi onoro di guidare, persegue per la strada giusta della legalità e del rispetto della collettività. Tali falsità si riferiscono al fatto che i firmatari della suddetta interrogazione, ex amministratori comunali, paventano il fatto che sui predetti lotti esistesse un progetto di riqualificazione, delle deliberazioni di indirizzo politico e una richiesta di finanziamento. Come sempre queste affermazioni sono l'esatto contrario della verità. Come le S.V. Ill.me potranno appurare dalle dichiarazioni dei capisettore comunali, agli atti di questo ente non esiste nessun progetto di riqualificazione dell'area confiscata, non sussistono deliberazioni di approvazioni di tale progetto e l'unico finanziamento che viene indicato nell'interrogazione, riguarda una richiesta di mutuo fatto alla cassa depositi e prestiti .... un ulteriore debito per la collettività e per i cittadini!!! (SI ALLEGA A RIPROVA DI CIO' UNA RISULTANZA DI TUTTI I MUTUI ACCESI DALLE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI).


Si depositava, la nota prot. 3046 del 16/03/2004, con la quale il segretario comunale pro tempore ai firmatari della suddetta interrogazione la facoltà di poter attivare dei canali di finanziamento pubblico al fine di reperire fondi per la realizzazione di opere sui terreni confiscati alla camorra, senza gravare sulle tasche dei cittadini. Come al solito, invece, loro scelsero la strada di provare a chiedere l'ennesimo prestito a danno della collettività; a tanto, per fortuna non venne dato seguito, già considerando i 17 milioni di euro, dei quali buona carico dell'ente, con i quali le precedenti amministrazioni avevano già subissato i poveri cittadini. Noi abbiamo ottenuto un finanziamento regionale a costo zero per la comunità ed abbiamo compiuto tutti gli atti previsti dalla legge; e loro che, invece, volevano indebitare la collettività e non hanno posto in essere nessuna attività concreta come gli veniva richiesta dalla normativa; adesso hanno il coraggio di criticare il nostro operato fatto in ossequio della legge e del buon senso (IN ALLEGATO LA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE CON LA QUALE QUESTO ENTE HA INOLTRE ADERITO AL PROTOCOLLO D'INTESA CON GLI ENTI SOPRAORDINATI E LE ASSOCIAZIONI PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA).


Noi che per far quadrare i conti dell'ente ci siamo prima ridotti e poi azzerati lo stipendio, noi che abbiamo rinegoziato, al fine di risparmiare, i mutui delle precedenti amministrazioni, noi che abbiamo ridistribuito le indennità ai dipendenti comunali, le quali prima erano, in massima parte detenute, legittimamente, dal sig. Caparco Giuseppe, fratello dell'ex Sindaco Antonio Caparco. (in allegato). Loro invece, propongono queste falsità a tutti gli organi competenti, i quali producono giustamente decine di richieste di atti per questa questione e di conseguenza come se mandassero persone in divisa tutti i giorni su questo Comune per prendere sempre gli stessi atti, fotocopiare centinaia di volte. E questi giustizieri-presunti giornalisti dove erano quando questi signori indebitavano la piccola comunità calena, con milioni di euro di prestiti e mutui senza portare a compimento nessuna opera pubblica, MA SOLO CON L'INTERESSE DI DARE INIZIO AI LAVORI, DANDO COME GARANZIE LE TASCHE DEI CITTADINI AI QUALI RADDOPPIAVANO LE TASSE?


Dove erano questi giustizieri-presunti giornalisti quando il nostro Comune, la nostra gente, i nostri servizi e le nostre strutture, sono state fatte oggetto di attacchi terroristici? Perché nessuno di questi giustizieri-presunti giornalisti si prende la briga di andare a controllare nella caserma dei carabinieri di Calvi Risorta quante denunce sono state presentate contro i manifesti ed i volantini anonimi pieni di minacce inquietanti, calunnie e diffamazioni sia politiche che personali? Perché nessuno di questi giustizieri-presunti giornalisti si prende la briga di controllare il ruolo del Sig. VITO TAFFURI, così come da lui asserito alla mia persona, agente di polizia penitenziaria e fratello del consigliere comunale di minoranza MASSIMO TAFFURI, il quale orchestra delle campagne di stampa diffamatorie, anche firmando con nome e cognome gli scritti pubblicati, contro la persona del sottoscritto e di tutti coloro che compongono l'amministrazione comunale calena, con la compiacenza di giornali noti alle cronache giudiziarie quali "Il Corriere di Caserta" e la "Gazzetta di Caserta"; oltre ad un sito Internet da lui creato? Perché nessuno di questi giustizieri-presunti giornalisti controlla quante denunce sono state presentate contro questa persona presso la locale stazione dei carabinieri di Calvi Risorta? Perché nessuno di questi giustizieri-presunti giornalisti si chiede se un pubblico ufficiale possa diffamare e calunniare delle persone attraverso degli articoli, FIRMATI CON NOME E COGNOME, su quotidiani e siti internet?


Perché nessuno di questi giustizieri-presunti giornalisti si domanda se un pubblico ufficiale possa ricevere decine e decine di denunce da persone che ha diffamato e possa continuare a farlo? Perché nessuno di questi giustizieri-presunti giornalisti si domanda se un pubblico ufficiale possa essere stato condannato penalmente dal Tribunale di Salerno, per una delle prime denunce presentate dal sottoscritto (in allegato), e continuare ancora impunemente a diffamare e calunniare le persone? Proprio a tal fine mi rivolgo al Ministro di Grazia e Giustizia per domandare se un suo sottoposto possa svolgere tale attività di pseudo-giornalismo attraverso quotidiani e siti Internet, ricevere decine di denunce penali, essere condannato penalmente dal Tribunale di Salerno e non ricevere nessuna reprimenda dallo stesso Ministero che gli ha conferito la qualifica di pubblico ufficiale? Auspico che il Ministro di Grazia e Giustizia al quale sommessamente invio le denunce e la condanna penale riportata dal suo sottoposto Sig. Vito Taffuri possa prendere in esame il caso e valutare se un pubblico ufficiale possa giungere a tanto.

 

Oltre agli attacchi terroristici, dunque, ai manifesti e volantini anonimi minacciosi e calunniosi; alle denunce e ricorsi, anonimi e firmati, inoltrati uno per uno a tutte le autorità, contro tutte le attività dell'ente, volti unicamente a suscitare tante e differenti indagini ed istruttorie che finiscono per destabilizzare ed ingolfare gli equilibri della macchina comunale, e per dare il senso ai cittadini di questa comunità ed ai dipendenti di questo Comune, di vivere in un perenne stato di assedio; oltre alle campagne diffamatorie di stampa orchestrate e firmate da un pubblico ufficiale, agente di polizia penitenziaria, fratello di un consigliere di minoranza, denunciato e condannato penalmente dal Tribunale di Salerno; oltre alle interrogazioni ufficiali contenti e riportanti atti inesistenti, attività mai svolte ed eventuali omissioni delle precedenti amministrazioni, delle quali si chiede spiegazione a questa amministrazione, le quali contengono la solita sequela di assurdità, fatte passare per verità, passate una ad una a - tutte le autorità superiori possibili, le quali, ciascuna per propria competenza ed indipendentemente l'una dall'altra, innescano il meccanismo di ricerca di dati e di riscontri; i quali a loro volta ingolfano irrimediabilmente la macchina amministrativa comunale e danno il senso ai cittadini di questa comunità ed ai dipendenti di questo Comune, di vivere in un perenne stato di assedio -.

 

Oltre a tutto questo sopra descritto, gli attacchi scellerati all'equilibrio ed alla stabilità di questo ente si svolgono anche attraverso le svariate di richieste di atti e copie che quotidianamente vengono protocollate dall'opposizione consiliare le quali, seppur salvo ed impregiudicato il sacrosanto diritto della stessa di prendere parte al processo formativo di ogni procedimento posto in essere dall'ente; data la anomala ed anormale mole, oltre che alla cadenza sistematica e quasi quotidiana nella presentazione delle stesse, finiscono solo per destabilizzare l'attività del Comune per rendere impossibile la continuazione della normale attività lavorativa dell'intero organigramma amministrativo. Onde passare a dimostrare la reale rispondenza di quanto asserito, si allegano gli estratti delle richieste protocollate dalla opposizione consiliare solo dal 01/01/2007 al 07/11/2007; a voler far comprendere come possano i piccoli uffici di un Comune di 6000 anime, con i pochi dipendenti che si ritrova, far fronte al proprio lavoro e dover gestire la ricerca e la fotocopiatura della mole di richieste che, anche Voi, potrete osservare e computare in piena autonomia. Se a questo sommiamo le giuste richieste quotidiane che giungono dai Carabinieri, dalla Polizia, dalla Procura, dall'Autorità di Vigilanza per gli Appalti Pubblici e dagli altri enti attivati con le migliaia di denunce, esposti e ricorsi anonimi c/o firmati contro tutte le attività di questo ente.


Comprendiamo bene che il piano di destabilizzazione messo in atto da queste persone e perpetrato con attacchi a tutti i livelli e con ogni mezzo, riesce a raggiungere lo scopo per il quale viene ideato, deteriorare cioè gli equilibri personali e politici di questa amministrazione. Piacerebbe al sottoscritto che le Vs. Ill.me autorità prendessero il disturbo di verificare come mai IN UNA COMUNITA' SERENA E TRANQUILLA COME QUELLA DI CALVI RISORTA, DAL GIORNO DELL'INSEDIAMENTO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE DI CENTRO-SINISTRA SONO COMINCIATI E TUTTORA PROSEGUONO UNA SPAVENTOSA CONCATENAZIONE DI ATTI CRIMINALI, DENUNCE, RICORSI, MINACCE E MANIFESTI ANONIMI. PER QUALE RAGIONE DAL GIUGNO DEL 2004, IL CIMITERO COMUNALE, CHE A MIO SAPERE DA QUANDO ESISTE NON AVEVA MAI SUBITO DANNEGGIAMENTI O FURTI, NON APPENA E' STATA COMPIUTA LA GARA D'APPALTO CON LA CORRELATIVA ASSEGNAZIONE ALLA DITTA AGGIUDICATARIA; HA SUBITO UNA SERIE INTERMINABILE DI FURTI, DANNEGGIAMENTI E SABOTAGGI?

 

Quali interessi abbiamo toccato? Quale spartizione del territorio abbiamo sconvolto? Quali losche trame di centrali termoelettriche, antenne, ripetitori e discariche abbiamo impedito?


Non riesco a comprendere, Illustri Signori, cosa ci sia dietro a questa scellerata offensiva contro la nostra amministrazione comunale, forse qualche oscuro interesse nella gestione dei rifiuti, E D'ALTRONDE ANCHE A CALVI RISORTA, NON MANCANO ALCUNE ASSUNZIONI SOSPETTE NEL CONSORZIO CE 4.


In allegato, infatti, le S.V. potranno visionare come in date importanti come quelle del 01/02/2006 del 01/03/2006, quando il sottoscritto titolare di una piccola quota di appena il 3% nel Consorzio CE 4 si poneva capofila tra i Comuni per votare la sfiducia nell’assemblea dei soci al consiglio di amministrazione in carica; PUNTUALMENTE VENNERO EFFETTUATE 2 ASSUNZIONI DA PARTE DEL CONSORZIO IN FAVORE DI 2 CITTADINI CALENI. Forse stiamo pagando il fatto di opporci a qualche discarica o centrale già, prevista nel nostro territorio; o forse speculazioni edilizie ed affari in precedenza progettati e non realizzati solo grazie al nostro controllo ed alla nostra vigilanza.


Chiedo, allora, Ecc.me S.V., in forza della trasparenza in ogni nostra azione, che, oltre al lavoro della commissione di acceso la quale sta opportunamente valutando le nostre azioni, venga istituita una nuova commissione di accesso in quanto da Voi ritenuto opportuno sull'operato dell'amministrazione che ci ha preceduto (APPALTO ALLA GEA 4 GIORNI PRIMA DELLE ELEZIONI - 9 GIUGNO, AL 13 GIUGNO DEL 2004 - CON STIPULA DEL CONTRATTO NON EFFETTUATA DAL SEGRETARIO COMUNALE, MA DA UN NOTAIO; I DEPURATORI COMUNALI NON REALIZZATI IN CONFORMITA' ALLE NORMATIVE E PER I QUALI QUESTO ENTE HA RICEVUTO E STA RICEVENDO SANZIONI ED INGIUNZIONI DI PAGAMENTO; TERRENI CONFISCATI ALLA CAMORRA PER I QUALI LA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE NON HA POSTO IN ESSERE NULLA DI CONCRETO ED ORA ATTACCA LA NOSTRA MAGGIORANZA CHE SI E' PRODIGATA PER IL RISPETTO DELLA LEGALITA'; 17 MILIONI DI EURO DI DEBITI, PRESTITI E MUTUI, DI CUI IN BUONA PARTE A CARICO DELL'ENTE, CONTRATTI PER OPERE CHE NON SONO MAI STATE TERMINATE, MA CHE DOVEVANO FORSE SOLO ESSERE COMINCIATE ........ ).

 

Chiedo, altresì, che tale commissione valuti gli atti e LE ASSUNZIONI, effettuate dal CONSORZIO CE 4 A CALVI RISORTA. Oltre alla Comunità Montana del Monte Maggiore, laddove, solo pochi giorni or sono è stato varato il nuovo statuto, seppur ci si trovasse in presenza di circa 5 Comuni Commissariati; ed ove mai se le S.V. Ill.me visionassero tale delibera potrebbero rilevare che il sottoscritto ha verbalizzato il fatto in base al quale tale votazione rappresentava il funerale della democrazia partecipativa. In quella sede, mi sembra, ora, di ricordare che la deliberazione è passata con un solo voto, a fronte di tanti Comuni commissariati, e che quindi, la suddetta delibera non è espressione di un voto derivante da un reale mandato popolare.

 

Il tutto al fine di verificare cosa abbia realizzato, cosa abbiano, invece, compiuto altri e cosa vogliono, o vorrebbero, ancora realizzare a discapito della nostra comunità.


Con ossequi, i sensi della propria stima.


Fine della lettera


Calvi Risorta, lì 20/11/2007



Il sindaco Dott. Giacomo Zacchia