L’EX SINDACO NON RIESCE A MANDARE GIU’ LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE E ATTACCA LA MINORANZA

 

Calvirisortanews, 03 gennaio 2009

 

È oramai notizia di dominio pubblico - estesasi anche fuori i confini comunali - quella dello scioglimento del Consiglio comunale di Calvi Risorta. Molti l’attendevano, altri ne sono rimasti increduli. In occasione della dovuta riflessione “a freddo”, invito tutti a prendere coscienza di quanto è accaduto e verificatosi negli ultimi quattro anni e mezzo.

 

All’invito fatto, consiglio, inoltre, gli amministratori di maggioranza uscenti di non assumere azioni poco decorose e, in alcuni casi, anche offensive.


Il proprio operato va difeso con i fatti e non con le calunnie e le ingiurie. Il nostro piccolo comune ha bisogno di un ritorno alla serenità e di vedere assopito i rancori, perché agli occhi dei caleni tutto può apparire come dovuto alla perdita di beni, servizi e privilegi legati alle cariche di assessorati o sindacali. È opportuno che si cominci a lavorare seriamente per il nostro comune, chiunque esso sarà, vista l’emergenza che saremo chiamati tutti (candidati e non) a dover risolvere.


Innanzitutto bisognerà fronteggiare il grosso debito che, ahimè, erediteremo, e soprattutto dovremo riacquistare la fiducia l’uno verso l’altro, superando quel clima di sospetto che ha aleggiato per lungo tempo sul nostro comune. Invito, inoltre, tutti gli ex amministratori di maggioranza a non assumere atteggiamenti di rivendica, manifestati da qualche ex assessore in una pubblica piazza di Visciano, in occasione del decreto prefettizio di scioglimento. Mi auguro, infine, per il futuro che chiunque si vedrà portatore degli interessi della cittadina calena, in qualità di amministratore, non dimentichi che la gestione ottimale del bene comunale è sovraordinato a qualunque interesse personale.