MANCO NELLA REPUBBLICA DELLE BANANE! PER IL CONSORZIO, VOTA UN SINDACO CHE NON È PIÙ SINDACO. UN ALTRO DELEGA IL PADRE

 

Calvirisortanews, 30 dicembre 2008

 

Caserta - E' successo letteralmente di tutto. Anche che alla fine Nicola Cosentino, nel tardo pomeriggio d oggi, si è ricordato di essere un dirigente di Forza Italia e ha risalito, dopo un di tempo, quelle scale che ben conosce: le scale della Prefettura di Caserta. Nel corso della mattinata abbiamo seguito minuto per minuto l'avventurosissima assemblea che ha portato all'elezione, sotto la regia del sindaco di Teverola Lusini, del sindaco di Villa Literno Enrico Fabozzi, al vertice del Consorzio unico dei rifiuti, ente che gestirà la raccolta differenziata in una ottantina di Comuni, compresi nella provincia di Napoli e in quella di Caserta.


Senza ripeterci, menzioniamo prima di tutto la questione a cui si lega la protesta del centrodestra: a contribuire alla formazione del quorum del 50% più uno è stato anche il sindaco di Calvi Risorta, Zacchia, il quale, però, a mezzogiorno, orario della terza, contestatissima verifica del numero legale, non era più sindaco di Calvi Risorta, visto che più di un'ora prima nove consiglieri del suo Comune avevano contestualmente formalizzato al protocollo le loro dimissioni.


Ora, ci sembra alquanto improbabile che Zacchia un'ora, un'ora e mezza dopo la sua caduta non conoscesse nulla di quanto accaduto a tre metri dal suo ufficio. Comunque, il fatto che sapesse o non sapesse, tutto sommato rappresenta un dato formalmente irrilevante. All'appello ha risposto un sindaco che non era più sindaco, il quale ha pure votato. E questo inficerebbe di per sé tutta la procedura, secondo quello che ha riferito Cosentino al prefetto Monaco.


Ma la scena che se non fosse avvenuta al cospetto di alti funzionari dello Stato, di Stancanelli, diretta emanazione del sottosegretario plenipotenziario Bertolaso, sarebbe autenticamente comica, è quella che ha coinvolto il sindaco di Crispano. Secondo il racconto di un autorevolissimo esponente del centrodestra, al posto del primo cittadino del Comune di Napoli Nord, al confine con Caivano, si sarebbe presentato suo padre, il quale, a quanto si sa, non ha cariche nell'Amministrazione comunale, né in Consiglio. In poche parole il sindaco di Crispano, se la ricostruzione dovesse risultare veritiera, ha inviato il genitore come se si trattasse di una rappresentanza personale e non inerente alla funzione ricoperta. A dirlo non ci si crede. Nemmeno nella repubblica delle banane.