ECO4: DE BIASIO E ORSI CHIEDONO L’ABBREVIATO

 

La Gazzetta, 23 dicembre 2008

 

Giovanna Maria Mascia

 

Due nuove richieste di abbreviato sono state presenta­te ieri nel procedimento per la truffa Eco4. Ad invocare il rito alternativo sono stati Sergio Orsi, cotitolare dell'Eco4 insieme al fratello Michele, ucciso il primo giugno a Casal di Principe dal gruppo di Setola, e l'ex diret­tore generale del Consorzio Ce4 Claudio De Biasio, entrambi difesi dall'avvocato Carlo De Stavola. La loro posizione è stata stralciata e verrà riunita all'altro troncone del procedimento.

 

L'ex manager del Consorzio ha anche chiesto di essere interroga­to dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Alessandro Milita. Ieri davanti al gup Enrico Campoli del tribunale di Napoli, De Biasio ha chiarito la sua posizione in relazione alle contestazioni mossegli dal titolare dell'accusa.

 

Tre sono stati i principali punti su cui ha incentrato la sua difesa: innan­zi tutto l'amministratore ha più volte contestato l'assunto dell'ac­cusa, relativa all'emissione di false fatture: le operazioni esegui­te dal Consorzio, ha sottolineato De Biasio, erano reali. Ma uno dei punti nodali dell'interrogatorio ha riguardato il 'famoso' verbale del quattordici luglio del 2004, con il quale il Consiglio d'amministrazione del Consorzio Ce4 ratificava e prendeva atto della cessione del credito, che l'Eco4 vantava nei confronti del Ce4, alla Banca nazionale del Lavoro. De Biasio ha sottolineato che nel verbale vi fu solo una rati­fica formale sollecitata dalla stes­sa Banca, un problema legato alla dicitura che era stata indicata dall'Istituto di credito. La conte­stazione della Procura nasce anche da una intecettazione telefonica in cui si parlava di "acconciare una cosa". Il mana­ger, oltre ad aver ribadito che si trattò di una modifica di carattere formale, ha evidenziato che lui stesso chiese un parere ad un famoso amministrativista come l'avvocato Carlo Sarro, attuale senatore del Popolo della Libertà. Inoltre vi furono diversi controlli dei documenti da parte degli organismi deputati a farli. L'ex direttore generale ha poi risposto alle domande del pm in relazione all'assunzione di Vittorio Afragola all'Eco4. La segnalazione, avvenuta nel perio­do elettorale, gli fu fatta da l'ex vicesindaco Raffaele Chianese. Lui a sua volta fece il nome di Afragola a Michele Orsi, chiedendogli di assumerlo e rite­nendo così di fare un piacere all'en­tourage dell'onorevole Mario Landolfi.

 

Nell'intercettazione telefonica Claudio De Biasio dice a Michele Orsi: «Ti volevo chiedere una cosa che mi è stata richiesta (ndr da Chianese). C'è un signore di Afragola, molto vicino all'onore­vole Landolfi, il quale chiedereb­be, .eh. insomma.. .legittimamente ..una..collocazione».

 

Michele Orsi risposte interlocutorie e De Biasio lo incalza: «Mario pare ci tiene tantissimo». Orsi risponde: «Eh, no tanto, ma tantissimo». De Biasio invita l'imprenditore a chiamare 'Lello' per farsi dare il numero di telefono di Afragola. Nel corso della telefonata, il direttore generale del Ce4 dice che la richiesta è stata fatta anche a 'Peppe' (Giuseppe Valente), ma che questi 'non si è fatto parte diligente".

 

Il procedi­mento per gli imputati che non hanno avanzato richiesta di rito alternativo, e quindi anche per Mario Landolfi e Ugo Alfredo Conte, è stato rinviato all'udienza del dodici gennaio per le discus­sioni della difesa. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Angelo Raucci, Giovanni Zannini, Carlo De Stavola, Paolo Trotino, Mauro Valentino e Lidia Marino.