IL PARCO ARCHEOLOGICO SUI BENI DEI CLAN

 

La Gazzetta, 02 dicembre 2008

 

Dopo un lungo iter procedurale, l’Amministrazione Comunale di Calvi procederà saba­to 15 dicembre alla "Posa della prima pietra" del "Parco Caleno", parco socio-ricrea­tivo, culturale, storico-archeologico, su terreno confiscato alla camorra, ai sensi dell'art. 2-ter legge n. 515/65 in località Cortemanne.

 

Il programma prevede:

alle ore 10.00 presso la Scuola Media "Cales", dibattito sul tema "L'importanza del riutilizzo dei beni confiscati nella lotta alla camorra"; alle ore 11.30 presso il cantiere sito in Vìa Cortemanne, manifestazione di benedizione e posa della prima pietra.

 

«In un periodo così difficile per la nostra Provincia ed in particolare per tutte le istituzioni impegnate quotidianamente in questa vera e propria guerra alla camorra - com­menta Zacchia - appare di partico­lare significato che beni sottratti alle organizzazioni criminali possa­no essere utilizzati per migliorare la qualità di vita delle nostre comu­nità. Pertanto, per dare il giusto risalto all'evento, abbiamo organiz­zato una manifestazione a cui parteciperanno tutti i cittadini Caleni ed in particolare gli alunni delle scuole".

 

L'area oggetto di interven­to progettuale, ubicata nel comune di Calvi Risorta, ricade in località Cortemanne in cui l'amministrazione comunale, sulla base della legge Regionale 12 dicembre 2003 il 23 (che prevede di finanziare progetti relativi all'utiliz­zo dei beni immobili confiscati alla delinquenza organizzata per fini istituzionali, sodali e di interesse pubblico), si attiva a realizzare il "Parco Caleno".

 

L'intento è quello di assolvere due forti esigenze del comune di Calvi Risorta:

 

-  Avere un parco attrezzato per lo svago, le attività ricreative all'aperto usufrui­to dai bimbi, dai ragazzi, dagli adulti e dagli anziani attivi, dalle famiglie nonché dai diversamente abili;

-  Avere un centro di aggregazione per il relax, per la cultura archeologica e per lo sport per la Popolazione calena.