TRUFFA AGGRAVATA ALLO STATO: ARRESTATO GEOMETRA

 

La Gazzetta, 28 novembre 2008

 

Marco Malaspina/Alberto Gatto

 

Prosegue l'impegno della Guardia di Finanza di Caserta a contrasto delle frodi in danno dei pubblici bilanci e dell'Erario. In tale contesto, i finanzieri della Compagnia di Caserta, a seguito di indagini dele­gate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito, nei con­fronti del geometra Achille Maciariello originario di Rocchetta e Croce ma residente a Sparanise, un'ordinanza di custo­dia cautelare agli arresti domicilia­ri disposta dal Tribunale Sammaritano unitamente al sequestro di numerosi beni immo­bili.

 

Maciariello è già stato sotto­posto ad interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari chiarendo, con dovizia di particolari, la sua posizione dichiarandosi estraneo ai fatti di truffa a lui contestati. L'avvocato Assunta Zona, che assiste Maciariello, ha già prodotto istan­za di revoca della misura degli arresti domiciliari. Il gip, entro cinque giorni, come da termini di legge, si pronuncerà in ordine a tale richiesta.

 

Le indagini, che hanno preso avvio dalle risultanze di una più ordina­ria attività di controllo ammini­strativo, hanno infatti consentito di ricostruire gli articolati mecca­nismi contabili e finanziari trac­ciati, in particolare dal citato imprenditore, al fine di godere indebitamente di svariati finanziamenti pubblici di considerevole entità a valere sui fondi della L. 488/1992, normativa regolante, appunto, l'erogazione di fondi destinati ad agevolare la realizza­zione di insediamenti produttivi nelle aree svantaggiate quali la Regione Campania.

 

Le società coinvolte sono di Calvi Risorta, Sparanise e Rocchetta e Croce e riguardano diverse attività che vanno dalla costruzione di mac­chinari industriali al settore dell'e­dilizia fino ad arrivare al confezio­namento di cibi precotti. L'attenzione degli inquirenti, nello specifico, è stata richiamata dall'e­same della copiosa documentazio­ne bancaria acquisita, da cui è emersa un'anomala movimenta­zione dei rapporti di conto corren­te intestati alle tre società oggetto di indagine e ai suoi soci o ammi­nistratori, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare: centinaia di migliaia di euro venivano infat­ti, anche giornalmente, movimen­tati, anche per contanti; nel con­tempo, era emerso, inoltre, che gli tessi soggetti, non avevano quasi mai completato le opere in ragione della cui realizzazione erano stati ammessi a godere di molteplici finanziamenti statali o regionali.

 

L'approfondimento delle indagini, quindi, ha permesso di compren­dere le ragioni di tali anomalie, essendo stato riscontrato come le stesse fossero connesse alla neces­sità di giustificare, quantomeno “cartolarmente”, il rispetto delle prescrizioni legislative e contabili cui è subordinata la percezione dei contributi della specie. In partico­lare, l'esame delle singole opera­zioni bancarie, delle modalità e degli orari con cui le stesse sono risultate effettuate, hanno eviden­ziato l'esistenza di fittizi aumenti del capitale sociale, così come la predisposizione di documentazio­ne contabile volta a giustificare l'entrata e l'uscita del denaro dai diversi conti corrente, anche con i conseguenti, indubbi, riflessi fisca­li di tali operazioni.

 

E' emersa, inoltre, la produzione di false peri­zie destinate ad attestare il possesso dei requisiti soggettivi necessari per essere ammessi al finanzia­mento. Alla luce di tali risultanze, l'Autorità Giudiziaria ha ritenuto i quattro soggetti coinvolti, tra cui Maciariello, nonché le due persone giuridiche da essi rappresentate responsabili del reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, fattispecie in relazione alla quale è possibile procedere al sequestro, e dunque alla confisca, di beni per un valore “equivalente” all'illecito profitto conseguito e quindi al corrispon­dente danno cagionato all'Erario.

 

Pertanto, dopo aver esperito accu­rati accertamenti patrimoniali, è stato altresì disposto il sequestro di 14 immobili e 3 terreni. L'operazione di servizio condotta testimonia ulteriormente il ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dal Corpo a tutela degli inte­ressi finanziari dei pubblici bilan­ci, del mercato e dei leali operatori del settore.