Arresti domiciliari per l’imprenditore casertano

 

BIAGIO SALVATI

 

Il Mattino, 28 novembre 2008

 

Si trova agli arresti domiciliari da poco più di una settimana l’imprenditore originario di Rocchetta e Croce al quale i militari della Guardia di Finanza di Caserta hanno sequestrato nei giorni scorsi 14 unità immobiliari e 3 appezzamenti di terreno.

 

Ad Achille Maciariello – questo il nome dell’imprenditore di 44 anni – facevano capo tre società con sede tra Calvi Risorta, Rocchetta e Croce e Sparanise, avviate con la collaborazione di alcuni parenti finiti indagati nella stessa inchiesta. Le Fiamme Gialle hanno scoperto un giro di fatture false emesse dalle tre società: una fabbrica di alimenti precotti, un’impresa edile e un esercizio commerciale di vendita all’ingrosso di macchinari industriali.

 

Le indagini hanno consentito di ricostruire i meccanismi contabili e finanziari eseguiti per godere indebitamente di finanziamenti pubblici (legge 488) stanziati per l’erogazione di fondi destinati ad agevolare la realizzazione di insediamenti produttivi nelle aree svantaggiate della Regione Campania.

 

Dall’esame della documentazione bancaria acquisita dalle Fiamme Gialle del capoluogo, sarebbe emersa una anomala movimentazione dei rapporti di conti correnti intestati alle tre società oggetto di indagine e ai suoi soci o amministratori, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare. Secondo l’accusa, centinaia di migliaia di euro venivano infatti movimentati quotidianamente e quasi mai le opere in fase di realizzazione venivano completate.

 

L’esame delle singole operazioni bancarie ha evidenziato l’esistenza di fittizi aumenti del capitale sociale e la realizzazione di documentazione contabile volta a giustificare l’entrata e l’uscita del denaro di diversi conti corrente. È emersa inoltre la produzione di false perizie destinate ad attestare il possesso di requisiti necessari per essere ammessi al finanziamento.

 

Quattro i soggetti coinvolti tra cui due amministratori responsabili del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il reato ipotizzato a carico di Maciariello, difeso dall’avvocato Antonio Mirra - che ha già presentato istanze di scarcerazione e dissequestro dei beni - è quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.