SMS DAI CASALESI PER
MINACCIARE DI MORTE TAFFURI E MARROCCO: INDAGANO I CARABINIERI
Calvirisortanews,
21 novembre 2008
Salvatore
Minieri
Poche
righe, mandate via sms, per minacciare di morte chi,
da anni, è impegnato a ripristinare i livelli di
vivibilità a Calvi Risorta. Erano da poco passate le 15.30 di ieri, quando sul
cellulare privato dell’editore Vito Taffuri, è stato
notificato questo messaggio: Buongiorno, lo sai chi sono, sono un soldato dei casalesi. Sto lavorando per te. Ricordati
che sarai ucciso e il tuo corpo sarà fatto a pezzi. A distanza di due
ore, lo stesso messaggio è stato inviato, sul telefonino del leader della
minoranza, Giovanni Marrocco.
Minacce di morte ad entrambi in appena 120 minuti; mai si era verificato tanto
e, soprattutto, mai nessuno lo aveva fatto via cellulare. I militari della
locale stazione retta dal Maresciallo Capo Massimo Petrosino
e il Maresciallo Rosario Monaco, in mano hanno alcune cifre del numero da dove è
partito il messaggio, sicuramente nei prossimi giorni sarà identificato
l’autore dei due invii del messaggio.
“Sicuramente
un Casalese poco avveduto e soprattutto molto
superficiale - ha detto Taffuri – io non sono certo la persona che si ferma al
cospetto di una minaccia di morte, visto e considerato che
ne ho collezionato una serie interminabile. Il nostro sito è fatto di inchiesta e denuncia e mai nessuno è riuscito ad
intimidirci, in particolar modo chi invia messaggi di morte a gente come me e Marrocco, che da anni segnaliamo a viso aperto le
commistioni tra imprenditoria e malapolitica”.
Taffuri
non ha paura, così come il dottore Marrocco
che, pochi minuti dopo aver ricevuto le minacce di morte via sms, ha dichiarato tutto il suo stupore per il fatto
accaduto.
“Io sono un professionista e, per quanto mi riesce, un politico – ha precisato Marrocco – ma mai avrei pensato di essere al centro di interessi occulti di chi, secondo quanto riportato nel
messaggio inviatomi, fa parte della consorteria criminale dei Casalesi; resto del parere che, qui a Calvi Risorta,
l’ambiente sociale e politico sia ormai talmente disturbato da consentire tali
scempiaggini. Ora è il momento di fare chiarezza su queste cose e, come i miei
colleghi di minoranza, non ho paura. Io continuo a denunciare quanto sia inquinato umanamente questo ambiente, altro che messaggini e minacce di morte”.
Taffuri
da anni è impegnato in un’operazione di pressante denuncia sull’operato della maggioranza politica locale, sulla stessa
falsa riga Marrocco, secondo un facile bilancio, il
vero mastino che, da anni, porta alla luce le incongruenze della maggioranza
del sindaco Zacchia, denunciandone malfunzionamenti e clamorosi errori
amministrativi, attraverso uno studio paziente di tutta la produzione
documentale della squadra di maggioranza.
A Taffuri sono giunti già messaggi di solidarietà da varie testate
giornalistiche provinciali e regionali. Marrocco è
stato confortato dai colleghi di opposizione e da vari
esponenti della maggioranza che hanno telefonato subito al medico caleno per esprimergli tutta la solidarietà. Per il
fantomatico soldato Casalese le cose si mettono
davvero male.