Processo Bassolino: si rischia lo stop

 

Dario Del Porto

 

La Repubblica, 20 novembre 2008

 

La carta a sorpresa giocata ieri mattina dall’avvocato Claudio Botti potrebbe azzerare il processo sul ciclo dei rifiuti che vede tra gli imputati gli ex vertici Impregilo e il governatore Antonio Bassolino.


Il penalista, che assiste l’ex responsabile unico del procedimento del commissariato straordinario, Giuseppe Sorace, ha sollevato davanti ai giudici della quinta sezione penale un´eccezione di nullità dalle conseguenze potenzialmente dirompenti sull’intero giudizio.


Botti ha rilevato che l’avvocato dello Stato Federico Vigoriti, costituito parte civile al processo per conto della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Ambiente e del commissariato straordinario, risulta aver ricoperto l’incarico di difensore di fiducia di un imputato (l’altro responsabile unico, Claudio De Biasio) fino all’udienza preliminare conclusa poi con il rinvio a giudizio disposto dal gup Marcello Piscopo. Agli atti, l’avvocato Botti ha depositato copia del decreto di fissazione dell’udienza preliminare.


Una situazione di incompatibilità che, secondo il penalista, il tribunale dovrà valutare alla luce dei principi che regolano il processo penale. L’eccezione sollevata da Botti ha infiammato l’udienza. L’avvocato Pino Vitiello, difensore di parte civile per conto della Regione Campania, ha chiesto la trasmissione degli atti all’Ordine forense, del quale è consigliere, per valutare presunte violazioni disciplinari nella condotta dell’avvocato dello Stato.


A udienza conclusa, Vigoriti ha replicato ai cronisti: «L’eccezione è infondata, ho preso parte a un solo interrogatorio, che si è svolto nello stesso giorno e si era nella fase delle indagini preliminari. Poi il patrocinio è stato revocato. E la costituzione di parte civile è stata presentata non da me, ma dall’Avvocatura dello Stato, i cui componenti sono per legge fungibili. Quanto alla richiesta dell’avvocato Vitiello, devo solo ricordare che come avvocati dello Stato siamo iscritti in un apposito ruolo e siamo sottoposti a un organo disciplinare autonomo dall’Ordine forense».


Il collegio presieduto da Giovanni Fragola Rabuano si è riservato la decisione, che potrebbe arrivare già all’udienza di mercoledì prossimo. Adesso si aprono tre strade: i giudici potrebbero respingere l’istanza e andare avanti con il processo; oppure potrebbero dichiarare la nullità della costituzione di parte civile della Presidenza del consiglio, del commissariato e del ministero dell’Ambiente, che resterebbero escluse dal dibattimento e non potrebbero ripresentare l’istanza perché fuori termine.


Ma potrebbero anche estendere la nullità all’intera udienza preliminare. In questo caso, il processo tornerebbe nella fase delle indagini.