Stanno per scadere gli
organismi consortili dell’ASI di Caserta
Il Mattino, 15 novembre 2008
LIA PELUSO
Gli organismi consortili dell'Asi di Caserta (Consorzio per
l'Area di Sviluppo Industriale) sono in scadenza e già
da qualche mese, almeno nelle intenzioni dei vertici Asi,
si sarebbero dovute avviare le procedure, per la ricostituzione degli organi:
consiglio generale, presidente, comitato direttivo e collegio dei revisori.
Il Consorzio ha il compito di
promuovere la creazione e lo sviluppo di attività
imprenditoriali nei settori dell'industria e dei servizi alle imprese,
nell'ambito del comprensorio casertano, in coerenza con gli indirizzi di
programmazione socio-economica della Regione Campania.
Cinque anni fa, nel 2003, venne eletto presidente l'uscente Corrado Cipullo, già segretario degli ex Ds
che oggi potrebbe tentare l'operazione, non proprio semplice, di riproporsi. Il
tentativo di convocare i sindaci degli ambiti, che sono cinque, per procedere
alla designazione dei primi cinque componenti della
futura assemblea consortile c'è stato, ma poi è sopraggiunto un nuovo stop.
Nell'ambito uno sono compresi i comuni
di Capodrise, Casagiove, Casapulla, Macerata Campania, Portico di Caserta, Recale e San Prisco; nel
secondo i comuni di Arienzo, San Felice a Cancello, Santa Maria
a Vico, Valle di Maddaloni, Castelcampagnano
e Ruviano; nel terzo ambito Ailano,
Capriati al Volturno, Ciorlano,
Fontegreca, Prata Sannita, Pratella, Sant'Angelo d'Alife, Raviscanina, Castello e
Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino,
San Gregorio, San Potito e Valle Agricola; nell'ambito numero quattro i comuni
di Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Rocca d'Evandro, Roccamonfina,
Tora e Piccilli, CALVI Risorta, Carinola, Formicola, Pastorano, Pietravairano, Riardo,
Roccaromana, Vairano Patenora, Vitulazio: infine
nell'ultimo ambito sono compresi i comuni di Cancello Arnone,
Frignano, Orta di Atella,
San Tammaro, Sant'Arpino e Trentola.
I segnali, che l'accordo ancora non è
stato trovato ci sono, ma sono in atto movimenti da un
gruppo ristretto della componente riformista del Pd,
per chiudere il cerchio e convocare l'assemblea. Qualcuno suggerisce che è
ancora prematuro parlare di nomine Asi se non si
chiude la vicenda della direzione provinciale del Partito democratico, capitolo
che sarà definito a fine mese data in cui è stata
convocata l'assemblea provinciale del Pd casertano.
Dal mese successivo continueranno gli incontri
per individuare la rosa di nomi del possibile presidente. Un dettaglio non
ininfluente perchè la nomina del presidente è fatta
dalla Regione Campania, ma è l'assemblea, composta dai sindaci dei comuni
consorziati, che dovrà votarlo. Una procedura complessa, che
deve raccordarsi con i tempi della politica a cui, in ultima analisi, spetta di
definire una proposta sul futuro assetto dell'Asi.
Oltre al presidente dovranno essere
nominati il vicepresidente, poltrona attualmente
vuota, dopo le dimissioni di Vincenzo Natale a seguito delle vicende
giudiziarie che lo hanno coinvolto; il comitato direttivo, quello in carica è
composto da Piero Cappello, Antonio Di Ronza, Ubaldo Greco e Giuseppe Perretta e poi c'è il direttore Carlo
D'Andrea.
È presto dire che è tutto pronto per il
rinnovo del Cda dell'Asi,
prima di parlare di limature, dovrebbero esserci i nomi e i posizionamenti
che al momento mancano, perché non c'è nessun accordo tranne l'idea di massima
del centrosinistra casertano che sembrerebbe quella di non confermare l'uscente
Cipullo. Una indiscrezione
non ufficiale, ma che apre lo spiraglio per trovare un asse tra parte dell'area
riformista e quella moderata del Partito democratico, per trovare un accordo e
mettere da parte il lungo elenco di quelli che scalpitano per entrare a far
parte del consiglio d'amministrazione dell'Asi.