STABILIZZAZIONE DEGLI LSU: VERITÁ O BLUFF POLITICO?

 

Calvirisortanews, 15 novembre 2008

 

Vito Taffuri

 

Su un noto quotidiano locale, Venerdì 14 novembre, il sindaco Giacomo Zacchia, ha annunciato in pompa magna la stabilizzazione di 8 lavoratori socialmente utili (LSU). Si tratta di Antimo Bovenzi, Giuseppe Caimano, Vincenza Carfora, Giuseppe Cipro, Giangiacomo Martino, Nita Pellino, Lidia Simeone e Casto Zitiello.


Gli 8 lavoratori, attualmente, ricevono un assegno mensile da parte dell’INPS e prestano la loro attività (20 ore settimanali) presso il comune di Calvi Risorta. Con una eventuale stabilizzazione questi diverrebbero dipendenti comunali a tutti gli effetti, e verrebbero pagati con i fondi del bilancio cittadino. La stabilizzazione dovrebbe essere facilitata grazie ad un incentivo di € 20.000,00 per lavoratore, corrisposto per 3 anni dalla Regione Campania.Ma l’iniziativa è fattibile o si tratta solo di un ennesima trovata politica dell’amministrazione Zacchia, analizziamo i fatti.


Al di là di un contributo temporaneo e limitato della Regione, gli 8 lavoratori costerebbero al comune circa 200.000,00 € l’anno, che è una cifra insostenibile per un bilancio malandato come il nostro, salvo aumentare a dismisura le già elevate tasse a carico dei cittadini caleni, che con questa amministrazione hanno dovuto scontare: un aumento del 40% della tassa rifiuti; un aumento dei diritti di segreteria e dei contributi di costruzione e di urbanizzazione, in alcuni casi raddoppiati; un aumento di quasi il 30% delle tariffe dell’illuminazione votiva; l’applicazione dei diritti cimiteriali per ogni tumulazione.


Gli 8 lavoratori dovrebbero essere assunti come dipendenti di categoria A; ma nella dotazione organica del comune, modificata con delibera di giunta n. 95 del 9 novembre 2006, vi sono soltanto 3 posti vacanti di categoria A. Quindi soltanto 3 degli 8 lavoratori citati potrebbero essere teoricamente stabilizzati. Altre norme presenti nelle ultime finanziarie prevedono la necessità di assicurare la riduzione delle spese di personale, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale: in altri termini non è possibile, per legge, procedere a nuove assunzioni, tanto più se si tratta di ben 8 persone.


Vi è infine una scelta di merito politico: vale a dire se il comune, per erogare i propri servizi alla cittadinanza, ha effettivamente bisogno di 8 operai piuttosto che di impiegati e funzionari. E proprio su questo punto la giunta, contraddicendosi, ha già programmato con propria deliberazione del 2008 la copertura di tutti i posti vacanti di categoria C e D (impiegati e funzionari appunto).


La spesa complessiva sarebbe perciò di svariate centinaia di migliaia di € e, come deliberato dalla stessa giunta, il tutto viene strategicamente “caducato” in caso di mancato reperimento delle necessarie (e assolutamente inesistenti) risorse di bilancio. Riassumendo: non vi sono né i soldi, né la disponibilità di posti in organico per realizzare alcuna delle iniziative “formalmente programmate” in materia di personale, sia che si tratti di assunzioni di impiegati che di LSU da stabilizzare.