Dobbiamo dire addio alla costruzione del nuovo ospedale di Teano?

 

ELIO ZANNI

 

Il Mattino, 14 novembre 2008

 

«Cari sindaci dell'Alto Casertano, su la testa. Non è detto che si debba dire addio alla costruzione del nuovo ospedale di Teano mentre il piano regionale salva tutti gli altri in programma, da Napoli a Capua».

 

Che il nuovo piano ospedaliero a nord di Caserta non sia gradito nessuno è cosa certa, ma ora è certo anche che alla fine, probabilmente sul filo di lana, è stata la triplice sindacale Cgil, Cisl e Uil nei suoi rappresentanti locali a sollecitare la prima vera levata di scudi verso le istituzioni regionali da parte dei massimi responsabili sanitari locali e del popolo: i sindaci.

 

Saranno chiamati allo stesso tavolo i primi cittadini dei comuni di Caianello, Francolise, Pietravairano, Vairano Patenora, Pietramelara, Roccaromana, Riardo, Roccamonfina, Mignano Molte Lungo, Conca Della Campania, Marzano Appio, Galluccio, Tora e Piccilli, Presenzano, San Pietro Infine, Rocca D'Evandro, Sparanise, Rocchetta e Croce e CALVI Risorta.

 

In che modo? È presto detto: con una «conferenza dei sindaci» in grado di partorire un documento unitario, sicuramente ragionato e tecnico ma non di meno in grado di rappresentare il sentimento comune di ferma protesta e di condanna verso quel pezzo di piano regionale che per i sindacati «risponde a logiche più politiche che di razionalizzazione del territorio, determinando una discriminazione di trattamento, in termini di strutture e servizi presenti e futuri creando un nuovo apogeo e l'ennesimo l'ipogeo della Campania».

 

In effetti è così, visto che il colpo di spugna tocca solo Teano, mentre sono salvi il nuovo ospedale del Mare a Napoli, il nuovo ospedale di Pomigliano d'Arco, Afragola e persino il nuovo Ospedale di Capua-Santa Maria Capua Vetere. La richiesta di convocazione, una sorta di scossone che viene dal basso, è firmata dai responsabili delle segreterie confederali Giuseppe Maione della Cgil, Mario Migliozzi della Cisl e Gabriele De Angelis della Uil ed è rivolta in prima battuta al sindaco di Teano Raffaele Picierno in qualità di rappresentante della città sede dell'ospedale cancellato.