PASSIONE CRIMINALE

 

Corriere di Caserta, 08 novembre 2008

 

Vittorio Petraroli

 

L'accusa è grave, proprio come il reato che avrebbe commesso: tentata violenza sessuale e lesioni personali. Vin­cenzo Gambardella è un uomo di sessantaquattro anni arzillo, forse anche troppo. E' il titolate di un bar a Calvi Risorta ma risiede nel comune di Pastorano.

 

Per lui lavora la vittima, venticinque anni, di origine rumena. Lei è bella, giovane. Tutto acca­de in una calda sera di esta­te. Gambardella lavora gomito a gomito con lei ormai da qualche tempo. Ne subisce il fascino. Forse si sente sedotto dal comporta­mento da giovane esuberan­te che ha la ragazza. Poi il fatto, una sera dello scorso agosto, in un locale apparta­to nel quale l'uomo ha por­tato la venticinquenne. Lui "ci prova", si avvicina, lei si rifiuta. Gambardella non desiste, diventa insistente, fastidio­so, violento. Le salta addosso, la vuole ad ogni costo. Sono attimi interminabili per la vittima. Poi, forte della sua giovane età la donna riesce a svincolarsi dalla presa del sessantaquattrenne e fugge via velo­ce, lontano.

 

Arriva fino alla caserma dei carabinieri di Calvi Risorta dove racconta quanto appena vissuto. I militari raccolgono la denuncia ed incominciano così le indagini mirate a verificare l'autenticità del raccon­to della giovane straniera.

 

Le atti­vità degli uomini della locale stazio­ne, coordinate dal maresciallo Massimo Petrosino e dal suo vice Rosario Monaco, producono una serie di prove a carico dell'indizia­to. Le risultanze investigative ven­gono così rinchiuse in un fascicolo d'inchiesta arrivato sulla scrivania del giudice per le indagini prelimi­nari del Tribunale di Santa Maria Capua Vedere.

 

Il gip, concordando con l'esito delle indagini, emette un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gambar­della. Il provvedimento è stato così eseguito dai carabinieri della stazio­ne di Calvi Risorta nella mattinata di ieri. I militari si sono portati nel comune di Pastorano ed hanno così prelevato il sessantaquattrenne quando era ancora nella propria abi­tazione. L'uomo, ultimate le forma­lità di rito, viene condotto nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria, intenziona­ta ad andare fino in fondo alla vicenda.

 

Gambardella si sarebbe professato innocente e le indagini sull'episodio sono ancora in corso di svolgimento. La giovane rumena, dal canto suo, avrebbe dichiarato di aver subito approcci spinti in diver­se circostanze e, stanca di subire, ha denunciato il datore di lavoro.