IL GIP HA DATO RAGIONE A SALVATORE MINIERI: LA CAIANIELLO E’ STATA SOTTOPOSTA A MOBBING

 

Calvirisortanews, 07 novembre 2008

 

Vito Taffuri

 

Archiviata l’ennesima denuncia di Giacomo Zacchia contro il giornalista Salvatore Minieri. Con un dispositivo netto e deciso, il giudice per le indagini preliminari, dottor Attilio Franco Orio ha dato ragione all’inchiesta del cronista che, al tempo dei fatti, era redattore della Nuova Gazzetta di Caserta.


Minieri aveva chiarito quale fosse la posizione del sindaco Zacchia nei confronti della giovane comandante dei Caschi Bianchi caleni. Secondo il giornalista, infatti, nei confronti dell’ufficiale era stato messa in atto un’azione di chiaro mobbing. Dopo gli articoli di Minieri sul caso, il sindaco aveva denunciato il cronista, chiedendone addirittura la censura all’Ordine dei Giornalisti.


Ma, il sette ottobre scorso, Zacchia si è visto crollare l’ennesimo palco accusatorio nei confronti di Minieri (il giornalista più querelato nella storia politica calena, dal tempo degli Etruschi ad oggi). Il giudice Orio ha tenuto a chiarire che il caso Caianiello era meritevole di attenzione dei media, in quanto una figura apicale di un Ente veniva demansionata con una condotta del sindaco (come si legge testualmente dal documento) abusiva e mobbizzante.


Inoltre, il dottor Orio ha scritto: “Il tenore contenutistico della notizia di cronaca apparsa sulla Nuova Gazzetta di Caserta il 2 ottobre 2007 non è poi eccedente i limiti della continenza e trova riscontro nei dati oggettivi ufficiali della vicenda….alcune espressioni usate dal cronista appartengono al lessico giornalistico, inserite come sono in un contesto di interesse pubblico di palpabile evidenza, attesi i ruoli dei due soggetti protagonisti….devesi pertanto concludere per la notizia di infondatezza del reato, per assenza di elementi idonei a sostenere una valida accusa…”.


Insomma, Zacchia e i suoi legali (pagati sempre con i soldi dei caleni) sono stati messi a tacere per l’ennesima volta dalle inchieste del cronista, attualmente giornalista televisivo dell’emittente Tvi – Tele Isernia. Il dato più rilevante nel contesto disturbato, creato dallo stesso sindaco di Calvi è quello riguardante la questione del mobbing.


Secondo Minieri, infatti, la Caianiello era stata sottoposta a visite mediche che in alcuni casi non erano nemmeno supportate dalla certificazione ufficiale (cfr. esito delle indagini delegate del 22 febbraio del 2008) e, senza una motivazione oggettivamente accettabile, era stata offesa nella professionalità e nell’onorabilità etica e sociale. La denuncia di Zacchia , come quasi sempre accade quando il sindaco ha denunciato Minieri, è caduta nel vuoto e ha prodotto l’effetto contrario.


L’inchiesta della Gazzetta di Caserta, infatti, ha reso ancor più chiara la posizione di Zacchia che, secondo il Gip Orio avrebbe fatto sottoporre a una visita neuropsicologica la brillante ufficiale. L’esito della visita collegiale del 20 giugno del 2006, infatti, aveva chiarito quanto fosse sana e lucida la giovane professionista.


Non solo la pesantissima offesa alla Caianiello si è risolta con una richiesta di risarcimento danni di circa 300 mila euro da parte della comandante, ma le denunce contro Minieri sono state tutte archiviate. Ora Zacchia rischia di finire sotto inchiesta per aver sottoposto a mobbing la comandante Caianiello e per aver offeso in maniera reiterata e persecutoria la credibilità professionale del giornalista Minieri. Tutto, come sempre, a spese degli onesti cittadini caleni, costretti ad assistere a uno spettacolo tristissimo: il loro sindaco che offende, e mobizza, e, soprattutto dice bugie, puntualmente smascherate da chi lavora nel campo dell’informazione con professionalità e serietà.