L’ANZIANO BRUCIATO VIVO DA UNA
STUFA
Corriere
di Caserta, 06 novembre 2008
(c.s.)
Quello che
resta all'indomani della tragedia è una roulotte sventrata, resti carbonizzati
ovunque e a un senso di vuoto che una morte porta con sè. Un senso di vuoto reso ancora
più pesante dal tipo di morte che ha colpito Alberto
Cipro, ottantenne di Calvi Risorta, rimasto carbonizzato durante un
incendio.
Aveva scelto di
vivere da solo in una roulotte, recintata da lamiere,
all'interno di un giardino. Voleva la sua indipendenza ed aveva deciso dì
vivere nei pressi dell'abitazione dei suoi figli, gli stessi che hanno lanciato
l'allarme ma che non hanno potuto fare altro che vederlo morire impossibilitati
ad intervenire. Ci sono volute ore per spegnere l'incendio.
Da una primissima ricostruzione eseguita dai vigili del fuoco
e dai carabinieri della stazione di Calvi Risorta, diretti dal maresciallo Massimo
Petrosino,
coordinati nelle operazioni dal comandante della compagnia di Capua, il capitano Francesco Conte, a scatenare l'inferno di fiamme
sarebbe stata una causa accidentale. La pista ritenuta più probabile è quella
che vuole che tutto sia partito dalla bombola di Una stufetta
che l'uomo aveva con sè per riscaldarsi. Ancora non
si esclude però che il maltempo abbia potuto provocare un corto circuito al
piccolo impianto elettrico della roulotte.
Alberto Cipro
non si sarebbe accorto di niente. Quando le fiamme hanno
incominciato a divampare lui era nel sonno più pieno. A lanciare l'allarme sono stati i figli che si sono accorti delle fiamme ed
hanno avvisato i soccorsi. Ma ormai non c'era più
niente da fare. Aveva ottant'anni Alberto Cipro ed è
morto avvolto dalle fiamme che improvvisamente si sono sprigionate all'interno
della sua roulotte che si trovava praticamente dentro a
una baracca, nei pressi di via Cappella Raeta.
Tutto quando erano ormai passate le dieci di martedì sera. Una morte atroce la
sua, contro la quale non ha potuto fare nulla per difendersi. E' stato
inghiottito dal rogo in pochissimi minuti. Tutte le suppellettili e i poveri
arredi del mezzo hanno preso fuoco in pochi minuti. Cipro dormiva e quando il
fuoco ha raggiunto il suo lettino oramai era troppo
tardi per fuggire. I vigili del fuoco hanno trovato il suo corpo ancora steso,
segno evidente che l'uomo non ha fatto in tempo neanche ad alzarsi per
guadagnare l'uscita e la salvezza. Erano da poco passate le ventidue quando i
familiari si sono resi conto di quello che stava succedendo. Fiamme alte si
stavano sprigionando da quel camper parcheggiato in via
Cappella Raeta. Un'altissima colonna
di fumo nero si stava alzando nel cuore della notte. Immediata
la telefonata ai vigili del fuoco e ai carabinieri che prontamente si sono
portati sul posto.
Sono
intervenuti i pompieri di Teano e di Caserta insieme agli uomini dell'Arma. Ma non hanno potuto fare nulla, l'ottantenne era già morto.
La salma di Cipro è adesso nel reparto di Istituto di
Medicina legale dell'ospedale civile di Caserta in attesa dell'esame autoptico.
Solo dopo si potrà celebrare il suo funerale.