DUE NUOVI ARRESTI FUORI CITTA’ PER L’OPERAZIONE VOLTURNO TOP CAR 2

 

Calvirisortanews, 29 ottobre 2008

 

Vito Taffuri

 

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Così uno dei componenti della gang che gestiva il traffico di auto rubate, aveva pensato bene di trasferirsi nel centro Lazio, precisamente nella città di Frosinone, per continuare a svolgere l’attività illegale.


Ed è lì che è stato beccato stanotte Colaicolo Claudio, 30 anni di origini del Napoletano e precisamente del quartiere Secondigliano, dai sottoufficiali della locale stazione di Calvi Risorta, il comandante Massimo Petrosino e il suo Vice Rosario Monaco, che da oltre due anni lavoravano sul caso. Il fermato veniva associato alla Casa Circondariale di Frosinone in attesa di essere ascoltato dall'Autorità Giudiziaria competente.


Nella stessa giornata un altro elemento invece cadeva nella trappola degli agenti dell’Autostradale di Gorizia. Si tratta di Gazzera Giuseppe 51 anni, di origini della provincia di Torino, (Trofarello) sorpreso nell’aria di servizio mentre tentava inutilmente la fuga a bordo di un autovettura che sembrerebbe risultata di provenienza furtiva.

 

Con le operazioni di stanotte il numero degli arrestati giunge a quota quattordici, ma secondo le indagini preliminari condotte degli inquirenti le persone coinvolte sono ben venticinque. Dunque rimangono ancora undici complici da catturare. Un altro filone d’indagine sta seguendo tutte le eventuali connessioni con i clan camorrostici dei casalesi, da parte della DDA di Napoli.


Infatti, molte delle operazioni svolte fino a questo momento vedono coinvolte proprio le zone dove sono più radicati i gruppi malavitosi. Colpisce intanto il dinamismo dei carabinieri caleni, che da oltre due anni lavoravano a questa importante indagine che li vede impegnati in operazioni che vanno ben oltre il territorio di competenza. E’ il caso dell’arresto di questa notte, che per portare a termine il quale si sono dovuti spostare nella città di Frosinone.


La tecnologia ha avuto un ruolo importante nelle indagini, con l’utilizzazione di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre a una lunga serie di appostamenti e pedinamenti per l’acquisizione di prove audio, video e fotografiche. Dunque, c’è anche un lavoro di intelligence non indifferente degno della preparazione acquisita negli anni dal comandante Petrosino, che ha avuto modo di mettere a frutto e dimostrare tutta la sua capacità ed esperienza.


Ma non bisogna pensare al lavoro svolto da Petrosino come ad un’opera fatta senza alcuna attinenza con Calvi Risorta, e più in generale con l’alto casertano. Infatti, la rete di trasferimento all’estero di auto di grossa cilindrata era alimentato da una serie di furti di automobili che hanno interessato durante questi due anni, anche il territorio caleno, quello di Teano e tutto l’agro vairanese.


Ecco perché a differenza di tutte le altre testate giornalistiche, calvirisortanews ha insistito e insiste a ricondurre le azioni di anticriminalità sul nostro territorio, senza sparpagliarle dove capita a Capua, ad Aversa, ad Afragola, oppure a Castel Volturno.