RICICLAGGIO E TRAFFICO INTERNAZIONALE DI AUTO DI LUSSO, ALTRE DUE PERSONE ARRESTATE: PROCURAVANO LE VETTURE

 

Corriere di Caserta, 22 ottobre 2008

 

Vi. Pe.

 

Per gli inquirenti avevano il compito di procu­rare le automobili ai vertici dell'orga­nizzazione. Luca Graf, ventunenne, residente a Secondigliano e Tullio Ambrosino, di ventisette anni, della zona San Carlo Arena, sempre nel Napoletano, si recavano all'estero per individuare le auto di lusso da riciclare. Per loro il blitz è scattato nella notte a cavallo tra lunedì e martedì. A trarli in arresto sono stati i carabinieri della sta­zione di Calvi Risorta, diretti dal maresciallo Massimo Petrosino, a seguito di una lunga attività investigativa che ha permesso di risalire al loro ruolo e di acquisire una serie di prove di colpe­volezza a loro carico.

 

I due sono stati sorpresi in strada, a poca distanza dalle rispettive abitazioni. Si tratta della seconda tranche di arresti che ha per­messo, la settimana scorsa, di sgomina­re una organizzazione criminale fina­lizzata alla ricettazione, al riciclaggio, all'appropriazione indebita ed alla truf­fa. Inoltre, stando alle risultanze inve­stigative dei carabinieri, alcune auto illegali da loro riciclate sarebbero servite per favorire i latitanti del clan dei Casalesi.

 

Con Graf ed Ambrosino sale a undici il numero delle persone tratte in arresto. Le indagini che hanno porta­to i carabinieri della compagnia di Capua, diretta dal capitano Francesco Conte, sulle loro tracce hanno preso il via oltre un anno e mezzo fa a seguito di alcuni arresti per riciclaggio di auto­vetture. Il proseguo delle attività, poi coordinate dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Napoli, Aldo Ingangi, hanno consenti­to di arrivare al giro che le vetture facevano ed al capo dell'organizzazio­ne indicato in Bozidar Adzovic. Era lui il promotore ed il finanziatore atti­vo.

 

Nonostante non potesse uscire di casa in quanto rinchiuso agli arresti domiciliari a seguito di un precedente arresto per truffa, l'uomo acquistava da ricettatori dislocati in varie regioni ita­liane autovetture di lusso. Le indagini sono state portate a termine attraverso numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, filmati, servizi di apposta­mento ed attività di pedinamento. Durante le varie fasi dell'operazione i carabinieri hanno individuato più di quaranta vetture riciclate dall'organiz­zazione e reimmatricolate all'estero.

 

Sono almeno quattordici le auto finite sotto sequestro mentre sono tuttora al vaglio degli inquirenti le posizioni di altre quindici persone che potrebbero, a vario titolo, avere un ruolo nel per­verso sistema criminale messo in piedi dagli arrestati. Sarebbero tutte del Casertano e del Napoletano.