ANTICA CALES: IN BILICO I FONDI PER IL CASTELLO ARAGONESE

 

Corriere di Caserta, 21 ottobre 2008

 

(gs)

 

Con una lettera indirizzata al ministero per i Beni e le attività culturali, all'asses­sorato Turismo e spettacolo della Regione Campania, alla Sovrinten­denza ai beni archeologici di Napoli e Caserta, alla direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici, e ad altri Enti interessati, il sindaco Gia­como Zacchia ha sollecitato l'attua­zione della programmazione "Castel­lo di Cales".

 

Nel 2005 l'amministra­zione comunale firmò un Protocollo di intesa con la Arcus al fine di rea­lizzare la restaurazione dell'interno del castello Ara­gonese, dove dovrebbe essere successivamente allocato un museo. Il contri­buto però sembre­rebbe essere sfu­mato.

 

"Esprimo tutto lo stupore e lo sconcerto per la palesata perdita di un contributo - ha esordito nella lettera il sindaco Zacchia - peraltro già stanziato dopo un duro lavoro, di vitale importanza per il sito archeo­logico di Cales che attende da troppi decenni interventi di valorizzazione".

 

Il Primo cittadino ha con­tinuato sostenendo di non comprendere le ragioni del ritardo, visto il rilevante valore storico e archeologico rappresentato dal sito dell'antica Cales, che con 64 ettari di area archeologica ancora ine­splorata, rappresenta una ricchezza incalco­labile non solo per la città. Il sindaco Zacchia ha poi ricordato che l'area è stata anche oggetto di numerosi personaggi appartenenti alla cultura internazionale che ne hanno apprez­zato la bellezza, e ha anche espresso parole di ringraziaménto per i contributi che sono stati già erogati ma che erano insufficienti all'amministrazio­ne comunale per pro­cedere alla riqualifica­zione e valorizzazione dell'intero patrimonio archeologico, e con­clude così la sua nota: "Chiedo alla Soprin­tendenza e al Ministro la preghiera di attivar­si e interessarsi alla situazione ed alla annosa questione dell'immenso patrimonio archeologico di Cales, sepolto e abbandonato da anni di incuria e di indifferenza" - scrive il sindaco che offre la sua disponibilità per quanto di sua possibile competenza per la celere risoluzione della situa­zione.

 

"I fondi ci sono, non possiamo per­mettere di perderli per l'importan­za di Calvi Risorta che possiede ancora ettari di terreno inesplorato che nasconde le bellezze architetto­niche di Cales che hanno un valore inestimabile" - ha dichiarato a mar­gine il sindaco Zacchia. Il recupero del castello Aragonese permettereb­be di raccogliere in un'unica sede tutti i reperti che hanno già visto la luce e che riuniti in un'unica sede potranno diventa­re il volano cultu­rale necessario allo sviluppo del territorio, che diventerebbe uno dei centri storico-archeologici del Casertano.