10 anni per avere un'assoluzione da accuse infanganti

 

Portale di Pignataro, 19 ottobre 2008

 

C.S.

 

Sparanise. Assolti anche i due Giudici di pace per la vertenza acqua. L’Avv. Salvatore Piccolo di Luigi: “insieme ai giudici siamo stati oggetto di centinaia di pagine di esposti del tutto infondati”.


Dopo oltre dieci anni di processo penale, trascinatosi ancora in primo grado davanti al Tribunale di Salerno, sono stati finalmente assolti due Giudici di pace, il dr. Pasquale Di Tommaso, all’epoca dei fatti in servizio presso l’Ufficio di Piedimonte Matese ed il dr. Luigi Russo, all’epoca in servizio presso l’Ufficio di Pignataro Maggiore.


I fatti risalgono a molto tempo fa e precisamente al 1998 quando in seguito a numerose denunzie presentate e sottoscritte dall’allora sindaco di Sparanise Antonio Merola, ritenuto da molti, vicino alle posizioni politiche dell’On.le Nicola Cosentino ed in qualche caso da Girolamo Izzo, un avvocato di Calvi Risorta.


Gli accusanti ritenevano che in seguito a seicento cause perse in sede civile, sin anche in Cassazione, per una pretesa da parte del Comune di Sparanise di ottenere un canone idrico dai cittadini, non dovuto e tale dichiarato dalle sentenze, i due Giudici di pace avessero compiuto degli abusi in ordine alla redazione dei verbali di causa, alla liquidazione delle spese di lite e alla motivazione della sentenza.


Il procedimento originato e fondato sulle accuse scritte e firmate dal sindaco, dell’epoca, di Sparanise e dal legale che nei giudizi civili aveva difeso l’ente soccombente (Izzo) aveva visto, in passato, tra gli accusati, in concorso con i due Giudici di pace, anche l’Avv. Salvatore Piccolo, quest’ultimo a titolo di concorso morale, con il padre il cancelliere dr. Luigi Piccolo.


Luigi e Salvatore Piccolo, erano stati accusati semplicemente perché Salvatore Piccolo, che aveva difeso tutti i cittadini nella vittoriosa battaglia legale fatta di eccezioni e questioni di diritto ritenute fondate anche dalla Cassazione, aveva il proprio padre, con il quale conviveva non essendo all’epoca sposato, che ricopriva l’ufficio di dirigente dei servizi di cancelleria della Pretura di Pignataro Maggiore, prima e poi del Tribunale di S. Maria C.V..


Il fatto che il cancelliere Piccolo fosse dirigente presso la pretura di Pignataro Maggiore nonostante mai si fosse interessato delle cause civile in questione, aveva indotto i denuncianti a fare illazioni tanto malevoli quanto – alla luce delle sentenze di proscioglimento - infondate e delle maldicenze, che acuite dalla sconfitta in Cassazione, avevano addirittura trovato ingresso in un procedimento penale, dal quale i Piccolo erano usciti in seguito a totale proscioglimento ottenuto con sentenza del maggio 2007 dal medesimo Tribunale di Salerno.


Venerdì scorso, anche se la notizia è circolata solo adesso, è arrivata anche la sentenza di assoluzione per i due Giudici di pace che mette la parola fine alla vicenda.


“Con la sentenza odierna per altro scontata nell’esito - ha affermato l’Avv. Salvatore Piccolo in un comunicato -, si zittisce definitivamente chi con tanta ostinazione ha prodotto esposti, denunzie e querele principalmente tese a colpire il sottoscritto e che invece hanno coinvolto anche i due Giudici di Pace, della cui rettitudine e capacità anche professionale, mai nessuno ha potuto dubitare.


Dispiace che i magistrati onorari hanno dovuto tanto penare ed attendere dieci anni per ottenere giustizia, ma alla fine il sistema ha funzionato anche nei loro confronti.


Noi siamo riusciti ad ottenere giustizia qualche anno prima, ma abbiamo sempre creduto, avendo fiducia nella magistratura, che anche i due giudici presto o tardi sarebbero stati assolti, con tante scuse da parte degli inquirenti.


Non so se la questione può dirsi oggi definitivamente chiusa perché resta da stabilire che risposta debba essere riservata a chi ha prodotto centinaia di pagine di esposti e denunzie, oggi dichiarate dal Tribunale di Salerno destituite di fondamento, di fatto infangando l’onore ed il decoro di quattro onesti professionisti, rei solo di aver pestato i piedi a dei piccoli potenti di turno e di aver emesso i giudici di pace sentenze valide in favore dei cittadini e non secondo i desideri di qualcuno”.


Il Comune di Sparanise si era costituito nel processo penale di Salerno addirittura parte civile nominando, l’avv. Giuseppe Garofalo, che, stimato professionista, è sempre stato presente in udienza.


Il Comune dovrà pagare la parcella dell’Avv. Garofalo, così come in passato ha pagato le parcelle dell’Avv. Salvatore Piccolo vittorioso in Cassazione e dovuto restituire i soldi del canone idrico ai cittadini oggetto di esecuzione fiscale, dovrà pagare anche le parcelle dell’Avv. Girolamo Izzo, difensore del Comune di Sparanise che pur avendo riportato una sonora sconfitta giudiziaria deve essere pagato dall’ente essendo la prestazione dell’avvocato una obbligazione di mezzi e non di risultato.