PARTE IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL PRONUNCIAMENTO DELLA COMMISSIONE DI ACCESSO PER CALVI RISORTA

 

Calvirisortanews, 12 ottobre 2008

 

Vito Taffuri

 

Nei discorsi con gli amici e i colleghi del Comune, Zacchia l’ha sempre presa così: “La commissione di accesso? L’ho voluta io”. Ma la storia che nasce dall’attualità svela che il decreto, firmato dal prefetto di Caserta, fa riferimento ai rapporti delle forze dell'ordine e al monitoraggio compiuto sul Comune in seguito alle ripetute denuncie d’intimidazione e intromissione del crimine organizzato nella gestione dell'ente, presentate sia da un giornalista e da un imprenditore edile locale.

 

Poi c’è lo zampino del Senatore Emiddio Novi che ha martellato non poco a livello di interrogazioni parlamentari nel chiedere che “si faccia chiarezza sui sospetti di infiltrazioni camorristiche a Calvi Risorta”.


L’altra fetta di “merito” è da appioppare al gruppo di opposizione consiliare. I gruppi di riferimento di Giovanni Marrocco e del consigliere Antonio Caparco, hanno prodotto carte da far paura.


Alla fine il Prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, ha la commissione di accesso agli atti amministrativi presso il Comune di Calvi Risorta che dal primo settembre ha svolto il compito di vagliare l’operato dell’amministrazione comunale sondando la possibilità di scioglimento anticipato.


E siamo ad oggi con un’attesa snervante, rispetto ai risultati che possono avere solo due segni: negativo, resta tutto com’è e si va al voto. Due: scatta il prefetto al posto del sindaco e il momento elettorale si sposta di diciotto mesi.

 

Molti altri comuni del casertano sono nella stessa condizione. Probabilmente stiamo per assistere ad un blitz complessivo. Staremo a vedere.