L’ARCHEOCLUB SCOPRE UN TELEGRAFO
BORBONICO DI “CHAPPE”
Paolo
Mesolella
Caserta24ore,
23 settembre 2008
Un
rinvenimento eccezionale. L’Archeoclub di Cales ha rinvenuto sulla montagna di Visciano
i resti di un importante telegrafo Borbonico detto “di Chappe”.
Grazie infatti alla scoperta di un’importante ed antica Carta telegrafica
del Regno delle due Sicilie, Gianluca Parisi, il Presidente Mesolella e
gli altri si sono avviati sul monte di Visciano alla
ricerca del rudere che tutti ormai credevano di epoca romana.
Una notizia, quindi, davvero interessante che fa luce
su un altro sconosciuto monumento caleno: il
Telegrafo borbonico di Chiappe del 1793. Gianluca Parisi, infatti
ha rinvenuto in una biblioteca di Cremona una interessante cartina dove si è
potuto scoprire che sulla direttrice Visciano >
Teano > Sessa > Mondragone e Gaeta erano
presenti nel 1870 degli edifici usati dai Borbone per
le comunicazioni telegrafiche del Regno.
Tra questi quello di Calvi che si trovava (e che si trova ora rudere) sulla collina di Visciano. Il meccanismo telegrafo di Chappe
era molto semplice e geniale: in pratica su questi edifici c’era un dispositivo
che a seconda della disposizione di tre grandi pale
significava una lettera. Così grazie ad alcune vedette, in comunicazione visiva
attraverso il binocolo, da Palermo a Napoli e in tutto lo Stato delle Due Sicilie era possibile comunicare in tempo reale.
L’Archeoclub caleno, ha acquisito
la cartina (che è molto grande) e l’ha copiata in alta risoluzione su un CD.
Poi analizzando le varie coordinate è andata alla ricerca del telegrafo caleno scoprendo l’edificio sul monte di Visciano.
Qui
ovviamente sono rimasti solo dei resti della
struttura, che secondo alcuni erano “delle fortificazioni preromane”.
Invece non sono altro che i resti dell’edificio telegrafico borbonico di Chappe che si trovava a Calvi nel 1793 e la cartina
rintracciata dall’archeoclub ne è
semplicemente la prova.