MENSA SCOLASTICA: PROTESTE DEI GENITORI. COMMENTA IL CIRCOLO DI ALLEANZA NAZIONALE DI VIA 4 NOVEMBRE

 

Calvirisortanews, 22 settembre 2008

 

Comunicato stampa di AN

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di “Il Circolo di Alleanza Nazionale” di Calvi Risorta, che commenta: condanna politicamente fortemente quanto è accaduto in questi ultimi giorni in ordine agli aumenti del servizio mensa scolastica. E’ inaccettabile sopportare un aumento del 100% (20 pasti costano 61,80 € contro i 31,00 € dello scorso anno) che non si giustifica nemmeno con i recenti aumenti di pane e pasta. Il Presidente del Consiglio d’Istituto, Pasquale Gatti insieme ad un nutrito ed agguerrito gruppo di genitori, si sono confrontati sul tema con il Sindaco e l’assessore alla pubblica istruzione i quali, nella sala consiliare, hanno convocato anche i responsabili di settore.


A dire dei presenti, l’esito del confronto ha avuto dei risvolti a tratti ridicoli e a tratti irritanti: l’assessore alla pubblica istruzione il dr. Piero Salerno (forse dimenticando le motivazioni e la rabbia dei cittadini), ha iniziato a parlare di quello che ha fatto l’amministrazione comunale per la scuola e per l’edilizia scolastica (questo è il risvolto ridicolo). Una mamma, giustamente, lo ha ammonito facendogli notare di essere fuori traccia invitandolo, nel contempo, a dare delle risposte in ordine agli aumenti oggetto della contestazione.


Il sindaco, dal canto suo, nell’associarsi alla rabbia e allo scontento dei cittadini annunciava di aver trovato la soluzione. Saranno bloccati gli aumenti fino al 31.12.2008 e vi sarà l’impegno a lasciare tutto invariato fino alla fine dell’anno scolastico (questo è il risvolto irritante).

 

Bene e allora perché siamo qui, si sono chiesti i genitori? Molte sono state le domande poste ai nostri amministratori ma poche o insufficienti sono state le risposte. Un genitore ha chiesto: ma se noi pagavamo senza protestare?


Il Presidente del Consiglio d’Istituto ha posto al Sindaco e all’assessore alla Pubblica Istruzione due semplici domande:

 

1. “Quali sono stati i criteri utilizzati per definire l’importo posto a base d’asta per l’espletamento della gara, visto che prima per ogni bambino si pagava € 1,55 mentre a base d’asta della gara è stato messo un importo sicuramente superiore a € 3,09” (sembra naturale chiederselo, non bisogna essere degli investigatori);

 

2. “Se avevate già la soluzione al problema, perché ci troviamo qui a discutere??? Perché il giorno prima avete pubblicato una delibera contenente gli aumenti???? A queste domande non è stata data risposta, ma noi cittadini caleni non ne abbiamo bisogno, sappiamo già la risposta, che è l’unica da ormai più di 4 anni.