Cacciatori casertani costretti a migrare
fuori provincia
Casertanews, 20 settembre 2008
Il Comitato di gestione dell'Ambito Territoriale di Caccia
di Caserta applica in modo rigido la norma e circa mille cacciatori non hanno
la possibilità di dedicarsi all'attività venatorio
nella propria provincia.
"Chi non ha pagato la quota entro il 31 marzo, non
potrà svolgere l'attività venatoria nella provincia" è il messaggio del
Comitato che chiude senza possibilità di replica una querelle che ha visto le associazione venatorie dibattere per tutta l'estate. La
decisione ha però scatenato un putiferio tra le associazioni venatorie e
mandato su tutte le furie i cacciatori che per dar
sfogo alla propria passione dovranno migrare verso ambiti di caccia di altre
province come Napoli.
A far sentire la voce dei cacciatori è soprattutto
Salvatore Oliva, presidente provinciale dell'Arci-Caccia di Caserta: "Non
si comprende questa scelta – ha spiegato Oliva –, così come non si capiva prima
l'estrema tolleranza. Dalla istituzione degli ATC si
era stati tolleranti verso i ritardi nei pagamenti delle quote, dando vita ad
una consuetudine che è andata avanti per più di un decennio. Questo
perché si era coscienti che la norma era fortemente penalizzante per il
cacciatore, tanto è vero che è stata più volte oggetto di contestazioni.
Non è possibile pagare cinque mesi prima dell'apertura della caccia senza che
uno sa se avrà la possibilità o meno di andare a caccia".
In realtà, spulciando i dati, come afferma il presidente provinciale,
in passato in provincia di Caserta si era dato la possibilità di pagare la
quota anche fuori tempo massimo, ricevendo la relativa autorizzazione di caccia
nell'Ambito. Da quest'anno si è deciso diversamente
senza tuttavia una "idonea pubblicizzazione"
tanto da mettere in difficoltà le stesse associazioni venatorie.
"Come associazione – ha chiosato Oliva – avevamo
chiesto una proroga dei termini di presentazione delle domande che è rimasta lettera morta e quindi il cacciatore casertano per
poter praticare l'attività venatoria nella propria provincia, dovrà eleggere
residenza venatoria in altra provincia della campania, così che attraverso la
mobilità potrà esercitare la caccia per venti giorni in provincia di Caserta.
In pratica deve essere ospite nella propria casa".