ARRESTATO PER LA SECONDA VOLTA
DAI CARABINIERI DI CALVI RISORTA CON UN’IMPORTANTE OPERAZIONE
Calvirisortanews,
20 settembre 2008
Vito
Taffuri
Quando si
dice “un’operazione da manuale”. Ebbene, proprio così si sta rivelando l’ultima
azione nota condotta a difesa del territorio, e non solo quello
caleno… dal maresciallo e comandante di stazione
Massimo Petrosino e dal suo vice Rosario Monaco.
Il
riferimento è all’arresto della coppia di rapinalucciole
in trasferta, che aveva fatto di Teano e Calvi le loro
tappe preferite. Petrosino e Monaco, dopo settimane di appostamenti, fecero scattare le manette ai polsi per i
due, ma non è finita. La novità è che per uno di loro, il ben noto 43enne Ciro
Panelli è stato spiccato un nuovo ordine di
carcerazione preventiva (notificata in carcere, naturalmente).
Il motivo? Lo ricorderanno bene coloro che hanno
seguito i fatti sul nostro sito Internet ma, anche www.casertace.it
Panelli
voleva fare il furbo e cominciò a proferire ai due
militari caleni dell’Arma, false generalità. Intralciando, così facendo,
l’azione dei carabinieri. Una ‘dragata’
che adesso gli costerà caro visto che il giudice per le indagini preliminari ha
messo sul conto del melitese anche questo tentativo
di sfuggire alla legge. Panelli è in buona
compagnia in gattabuia dove è finito assieme al 32enne Maurizio Caiazza originario di Villa Di Briano.
Dei fatti di cui sopra, ai lettori più attenti rimarrà impresso un particolare:
mentre sui giornali di carta di tutta la provincia rimbalzava la notizia che i
due erano stati beccati mentre tentavano di rapinare un camionista, sui siti
web venne fuori tutta altra cosa. I due venivano dipinti
come rapinatori professionisti di prostitute e clienti. Chi aveva ragione? Ebbene sì: noi.
Scusate,
ma senza falsa modestia non è da tutti e non è di tutti i giorni dare un buco
non di notizia (perché quella la dettero tutti) ma di verità e di esattezza.
Secondo le indagini, infatti, i due erano diventati il terrore delle lucciole e
l’incubo dei protettori E avevano già messo a segno colpi per migliaia di euro e i carabinieri di mezza provincia gli davano la
caccia dal mese di giugno; come se non bastasse uno di loro era un sorvegliato
speciale. Ma avevano commesso, a loro insaputa, un
errore madornale: avevano iniziato a fare i gradassi sul territorio controllato
in nome e per conto della legge da Petrosino e
Monaco. Niente di più facile per finire nei guai, anzi in manette. Una, due, tre volte… tanto va la gatta al ladro che ci lascia
lo zampino.
E, infatti, dopo alcune apparizioni in zona, specialmente nei
dintorni del centro edile Izzo sulla Casilina, ecco che scatta la trappola dei Nostri di Calvi.
Breve inseguimento, poi le mani per aria, alzate sulla fronte. I due erano
spacciati. Solo il cumpariello che si crede più furbo
comincia a dare false generalità. Ma le bugie hanno le
gambe corte e Petrosino ha il naso allenato contro i
furbacchioni. Si accorge delle menzogne, interroga la banca dati centrali e dà
subito una stretta in più alle manette di Panelli: era un ricercato speciale,
altro che napoletano in giro per un’innocua passeggiata. Sono notizie e azioni
come queste, che ci fanno sperare nel futuro e ci fanno dire: non siamo soli
contro il crimine e non paghiamo le tasse del tutto inutilmente.