LA 1a ELEMENTARE DEL 1957 FESTEGGIA
IL MAESTRO ANGELO CAPUANO DOPO 51 ANNI: 21 EX ALUNNI A CONVIVIO
Paolo
Mesolella
Caserta24ore,
07 settembre 2008
Chi
non ricorda il proprio maestro? Un maestro è un uomo dalle mille sfaccettature:
eclettico, dinamico, preciso, costante, paziente. Più o meno come una maestra. Anzi, di più: un maestro è premuroso, sorridente, attento,
amorevole, geniale. Ci vorrebbero una serie di sinonimi (e di contrari) per
definire un maestro. Perciò quando uno di loro se ne
va in pensione, ci lascia un vuoto nell’anima e un senso di struggente
nostalgia. Finché non lo si ritrova, magari in una
vecchia fotografia. E allora viene voglia di
rincontrarlo e di ascoltarlo ancora.
Quello
di Calvi, perciò, è stato un appuntamento straordinario: addirittura una
ventina di ex allievi si sono ritrovati a convitto per
festeggiare il loro amato maestro Angelo Capuano di Petrulo. Un uomo che ha vissuto la
propria vita tra i quaderni a quadretti ed i pastelli. Sabato scorso,
infatti, si sono riuniti gli allievi della sua classe prima elementare
dell’anno scolastico 1957-58. Una ventina di loro, nati nel 1951, (oggi
cinquantasettenni ) si sono ritrovati presso l’”Edelweiss” a
Calvi Risorta, per rivedersi, ma soprattutto per rivedere e festeggiare
il loro maestro.
Erano:
Mimì Annibale Zona, Mario Migliozzi,
Enzo e Antonio Capuano, Franco Aramino,
Gianni e Camillo Pitocchi, Antonio Papa, Don Giuseppe
Leone (oggi parroco a Teano) Giovanni Fiato, Giuseppe e Clementina Caparco, Rosanna Izzo, Filomena Tirone, Maria Gemma Capuano, Nicolino e Maria Migliozzi, Rosalia Parisi, Bruna
Di Fusco, Maddalena Della Vedova, Pasqualina Salerno.
Tutti ex alunni, con due o tre figli, diventati
professionisti, insegnanti, imprenditori, pittori, agrari, tecnici, ragionieri,
ferrovieri, impiegati, militari e
commercianti. Perfino un sacerdote.
E’
stata una vera e propria festa del ricordo per gli ex alunni della frazione di Zuni che hanno promesso al loro
maestro di rincontrarsi tutti gli anni, il primo settembre. “Il ritrovamento
fortuito della foto che ci ritrae tutti insieme –
hanno spiegato Mimì Annibale Zona e Mario Migliozzi - ha destato nostalgia, tenerezza, ricordi belli
e tristi, ma anche il bisogno di rivedersi. Rivedersi e, come
si faceva allora nei momenti felici, uscire per una passeggiata sotto la guida
vigile, severa, forte e sicura del nostro maestro Angelo Capuano.
Eravamo
in un’aula a Zuni, nel portone di Mastro Fioravante,
a cui il maestro si rivolgeva per farsi “confezionare” righe utili a correggere
errori ed a pretendere disciplina. Di qui l’idea di
rincontrarsi anche quest’anno per una nuova passeggiata
e per una bella pizza. E’ stato facile fare il conto dei presenti,
(degli assenti) e commuoversi.
Ma
perché, con il tempo che passa, è cambiata anche la scuola elementare di una
volta?