SI È CHIUSA LA TERZA FESTA TRICOLORE: LUCI ED OMBRE NELL’ATTESO DISCORSO DI LOMBARDI JUNIOR

 

Calvirisortanews, 01 settembre 2008

 

Vito Taffuri

 

Si è chiusa ieri sera con l’esibizione di Oscar Di Maio, in arte “O’ Cafone”, la terza edizione della Festa Tricolore, organizzata dal circolo cittadino di Alleanza Nazionale. La manifestazione ha rappresentato non solo un’occasione di ritrovo per i militanti ed i simpatizzanti del partito, ma è stata anche ricca di spunti politici di riflessione in vista delle elezioni amministrative del 2009. Dopo l’intervento dell’ex consigliere regionale Benedetto Lombardi, che ha preso la parola nella prima serata, è stata la volta del figlio, il dr. Giovanni Lombardi, di cui era attesissimo l’intervento per conoscere se il giovane medico avrebbe sciolto la riserva circa una sua possibile candidatura a sindaco.


I concetti espressi da Lombardi junior sono stati invero gli stessi già formulati dal padre nel discorso di apertura. Si è parlato infatti, della delusione per come è stata gestita Calvi Risorta negli ultimi anni, e dell’appoggio dato da A.N. nel 2004 alla lista di centro-sinistra del sindaco Zacchia, che non avrebbe però meritato la loro fiducia; della volontà di uscire dai personalismi e dai dualismi che hanno caratterizzato la politica locale; della voglia di agire politicamente in un’ottica di programmazione e progettualità per lo sviluppo del territorio e l’occupazione; della inefficace raccolta dei rifiuti a fronte di un aumento notevole delle tariffe; del patrimonio archeologico su cui puntare per il rilancio del paese.


È stata espressa la volontà di scendere direttamente in campo con una lista targata A.N. e composta da militanti del partito, aperta però al sostegno di quanti siano disponibili ad un discorso di programmazione. È stato rimarcato il concetto del comune come “casa di cristallo” (l’equivalente di quel “Palazzo di Vetro”, rimasto purtroppo solo sulla carta, che fu il cavallo di battaglia di Zacchia e dell’attuale amministrazione durante la scorsa campagna elettorale), ed espresso il rammarico per un comune divenuto “casa dei dispetti”.


A tal riguardo molto incisivo è stato l’intervento del dr. Benedetto Lombardi, il quale ha testualmente affermato che “Non si può andare lì sopra, chiudersi in ufficio, circondarsi di telecamere e guardare chi sta gironzolando sotto il comune. Le porte vanno divelte, la stanza del sindaco deve avere porte di cristallo: si deve poter vedere e sentire quello che il sindaco dice ai concittadini. Non si può solo in campagna elettorale fingersi persona umile, raccoglitore per le vie di Calvi dei bisogni della gente; lo si deve fare sempre, anche durante gli anni di mandato” ed ha esortato i cittadini a diffidare di chi “apre la coda del pavone solo per dire che loro sono sindaci ed assessori di Calvi”.


Il discorso, anche se lodevole, è sembrato mancare tuttavia di quella concretezza necessaria per sperare di fare uscire il paese dal pantano in cui è attualmente immobilizzato; la lista non ha ancora una precisa identità (contrariamente a quella ormai completa e definita di Caparco e Marrocco) e, visto l’accorato appello lanciato ai “gruppi di buona volontà” per organizzare la squadra, sembra tutto ancora in divenire, benché si sia ormai a pochissimi mesi dalle elezioni.


Lo stesso Lombardi junior non ha mai esplicitamente chiarito se intenda candidarsi o meno come sindaco, e non poche sono state le evidenti contraddizioni emerse nel suo discorso. Innanzitutto sulla modalità di formazione della lista; sono stati, ad esempio, aspramente criticati coloro che sono soliti candidarsi 5 anni con un’amministrazione e 5 anni con un’altra, vendendosi al migliore offerente. Tale pratica è stata definita un modo “sconcio, poco serio e poco morale di fare politica”, ed è stato lanciato un preciso invito ai cittadini a diffidare di questi personaggi. Ma non possiamo fare a meno di notare, tuttavia, che alcuni dei pochi nomi emersi dalla possibile lista di Lombardi sono stati candidati o hanno apertamente appoggiato nel 2004 liste che oggi lo stesso Lombardi sembra apertamente avversare: e per chi invoca coerenza e serietà tutto ciò non è certamente il massimo.


Altro punto dolente è stata la critica, in verità non molto velata, rivolta all’operato dei due gruppi di opposizione (facenti capo ai consiglieri Antonio Caparco e Giovanni Marrocco) i quali avrebbero evitato il dialogo con la giunta, portando solo resoconti alla Procura della Repubblica. Anche in questo caso non possiamo tuttavia non notare la contraddizione di chi afferma di non essere contro nessuno ed invoca onestà e trasparenza, criticando però chi ha fatto di tutto perché proprio l’onestà e la trasparenza fossero pienamente garantiti; dapprima attraverso il dialogo, rifiutato categoricamente dalla controparte politica, e successivamente attraverso le segnalazioni agli organi competenti, che i consiglieri di minoranza sono obbligati ad effettuare per legge. Proprio queste segnalazioni hanno fatto emergere non poche irregolarità e possibili sprechi di risorse pubbliche, ed hanno poi portato alla nomina di una Commissione d’accesso che, lo stesso dr. Benedetto Lombardi ha definito “legittime indagini” di cui attende da un anno il resoconto, ma che senza i consiglieri di minoranza non sarebbero mai state avviate.


D’altro canto in un manifesto pubblico affisso selvaggiamente in ogni angolo del paese (a tal proposito suggeriamo ai lettori di visionare, nella sezione ARCHIVIO di questo sito, l’articolo del 29/01/2008 dal titolo “LA POLITICA LOCALE È IN FERMENTO: SI ALLARGA IL FRONTE ANTI-ZACCHIA”), fu proprio la sezione di A.N. a criticare l’operato dell’amministrazione Zacchia, motivando il tutto con una serie di irregolarità ed inefficienze fatte emergere proprio dai gruppi di minoranza attraverso il loro modo di fare opposizione, che non può essere considerato “meritorio” a gennaio ma “disdicevole” ad agosto! Insomma, se da un lato non si può che vedere con favore la possibile discesa in campo di una terza lista, dall’altro non si possono che nutrire dei dubbi sul fatto che la stessa possa davvero rappresentare quel cambiamento della politica locale tanto invocato, ed una valida alternativa per gli elettori delusi dall’attuale amministrazione.