Si estende la protesta degli insegnanti di sostegno
Casertanews, 23 agosto
2008
Si estende a macchia d'olio la
protesta degli insegnanti di sostegno del Sud per i tagli agli organici
applicati dal ministero in vista dell'imminente avvio dell' anno
scolastico.
La mobilitazione dei docenti non di ruolo è legata alla volontà del Miur, il ministero dell'istruzione, ma anche del precedente ministro Fioroni - di attuare una migliore ridistribuzione nazionale dei posti di sostegno rendendo
più omogeneo il rapporto docenti-alunni disabili: se infatti a livello
nazionale viale Trastevere ha di fatto confermato il
numero di docenti complessivi, quel che cambierà da settembre sarà proprio il
rapporto che sino ad oggi è risultato decisamente più basso nelle scuole del
Sud rispetto ai parametri nazionali.
In base ai dati emessi del ministero,
ad esempio, lo scorso anno nelle scuole elementari della provincia di Caserta
erano iscritti circa 1.300 alunni disabili: una cifra inferiore ai 1.463 che
hanno frequentato tutte le primarie dell'Abruzzo. Ma mentre in questa regione
sono stati assegnati 578 docenti di sostegno, nel solo casertano l'Usp ne ha autorizzati ben 938.
Il problema però, ora, è che migliaia
di docenti di sostegno di queste regioni che negli
ultimi anni sono stati impegnati per supplenze
annuali, in grande maggioranza al Sud, rimarranno senza più posto. Per loro non
rimarrà che rimanere a disposizione e subentrare in caso di malattia dei
docenti titolari.
A darsi appuntamento, "in modo pure rumoroso, se necessario", fanno
sapere con un comunicato unitario il Comitato insegnanti precari, il Comitato
genitori alunni disabili ed i Cobas Scuola Salerno.
"Partecipiamo tutti e tutte, non è più il momento della delega", è
l'appello degli organizzatori ai docenti non di ruolo delle
tante classi di concorso interessati ai circa 1.000 posti in meno della
provincia di Salerno.