CANTIERI KILLER: MUORE UN 55ENNE

 

Gianni Del Monte

 

La Gazzetta di Caserta, 09 agosto 2008

 

Cade da un'impalcatura e muore. Fiorenzo Capuano, 55 anni, allunga la terribile lista delle morti sul lavoro. L'uomo - nella vita imprenditore edile - stava effettuando un sopralluogo in un suo cantiere nel centro della città. Improvvisamente l'impalcatura sulla quale il 55enne stava cammi­nando ha ceduto facendo cadere nel vuoto l'uomo.

 

L'impatto al suolo è stato violentissimo. L'allarme è stato lanciato da alcu­ne persone presenti sul posto. L'ambulanza del 118 è arrivata sul posto in pochi minuti. Purtroppo l'uomo è morto durante il traspor­to in ospedale. Stamattina, proba­bilmente, si svolgerà l'esame medico-legale che dovrà accertare le cause del decesso.

 

Contestualmente sarà avviata una indagine da parte dei carabinieri della locale stazione - guidata dal maresciallo Petrosino - che dovrà stabilire se quel cantiere rispetta­va le norme di sicurezza oppure no.

 

Fiorenzo lascia la moglie Antonietta e un figlio maggioren­ne, Nicola. Appena appresa la notizia, gli anziani genitori dell'im­prenditore sono stati colti da malore ed hanno dovuto ricorrere alla cure mediche. La morte di Fiorenzo ha sconvolto il paese dove l'uomo era stimato e apprez­zato per la sua onestà e laborio­sità.

 

Intorno al cantiere, posto immediatamente sotto sequestro dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si è radunata una folla di curiosi e di conoscenti dell’uomo. Tutti increduli, tutti affranti per il terribile destino che ha stroncato la vita di Fiorenzo. L'uomo per l'intera sua vita si era dedicato al lavoro con dedizione e onestà.

 

L'incidente sorprende ancor più perché colpisce un uomo esperto e prudente. L'episodio conferma l'emergenza relativa alle morti sul lavoro; l'Italia segna il record europeo di morti sul lavoro. Le cause di que­sti tragici eventi sono certamente da ricercare nella carenza di con­trolli, nella mancata applicazione delle regole, nella scarsa conside­razione del lavoro umano.

 

Si muore di più sul lavoro o sulle strade che non a causa della criminalità o di episodi violenti. I morti sul lavoro, infatti, sono quasi il doppio degli assassinati e i decessi sulle strade otto volte più degli omicidi.

 

Nel 2007, sono stati 1.170 i decessi per motivi di lavo­ro in Italia. Schiacciati, bruciati, avvelenati, spezzati. Una media di quattro morti al giorno. Gli inci­denti non mortali sono invece migliaia al giorno.