Alessandro Iuma
Il Denaro, 07
agosto 2008
Postazioni
multimediali collegate ad internet anche per i diversamente
abili, accesso veloce alla rete, assistenza di un tutor per l'utilizzo e l'apprendimento delle tecnologie,
produzione di contenuti multimediali, guida alla fruizione dei servizi
della Pubblica Amministrazione, collegamento alla rete delle biblioteche
digitali della Campania, consultazione dei cataloghi. E' solo una parte dei
numerosi servizi offerti ai cittadini, gratuitamente, presso i Centri di accesso pubblico ai servizi digitali avanzati, Capsda, luoghi di aggregazione nati in 70 piccoli
comuni della Campania, ovvero quelli con una popolazione inferiore ai 20 mila
abitanti.
L'attivazione
di tutti i Centri sarà completata progressivamente
entro settembre 2008. Ieri la presentazione dell'iniziativa a palazzo Santa Lucia, con l'assessore regionale alla Ricerca
e all'Innovazione, Nicola Mazzocca e Tonia Elminio, dirigente dei Servizio Sviluppo Società e
Innovazione.
Con un'apertura
dilazionata nel tempo, entro due mesi tutti e settanta i centri saranno
operativi. Venti sono già pronti, altri venti lo saranno
per settembre, una volta completati i collaudi. Gli altri 30 apriranno per
l'inizio di ottobre. I centri, le cui sedi sono le biblioteche comunali, sono dislocati nelle 5
province campane in maniera proporzionale al livello di digital
divide: 4 a Napoli; 12 a Caserta, Benevento e Avellino e 30 a Salerno.
La titolarità dell'attuazione del progetto, che rientra nell'accordo di
programma quadro che la Regione ha sottoscritto con il ministero
dell'Innovazione tecnologica e con quello dell'Economia e delle Finanze nel
dicembre 2004, spetta alla Regione.
Poi, in seguito alla convenzione stipulata fra ente regionale e i 70
comuni scelti fra quelli che hanno partecipato al bando pubblico -
responsabilità, competenze e oneri, tanto economici che strumentali, sono stati
ripartiti. Alla Regione spettano realizzazione e
manutenzione delle strutture tecnologiche e la sostenibilità economica del tutor per il primo anno. Ai comuni, il
compito di garantire la durata triennale del progetto, provvedendo al
mantenimento economico del tutor per i restanti due
anni, alla tutela dei centri e al pagamento dei canoni di rete.
Tutto questo per garantire la gratuità di un
servizio nato per avvicinare tutti i cittadini, senza escludere nessuna
categoria o fascia d'età, all'universo
informatico. Un modello di intervento integrato che
permetterà al progetto di funzionare al meglio "dato che – afferma
l'assessore Nicola Mazzocca – se c'è
corresponsabilità ognuno degli attori compie bene il proprio lavoro".
progetto da 8 milioni
Un progetto di circa 8 milioni di euro. La
Regione ha stanziato 700mila euro con i fondi del Por Campania; il resto viene
dal Cipe e prende circa i 30% dei fondi nazionali
previsti dalla finanziaria in vigore. Di questi soldi, 500mila euro sono andati
alla Pomilio Blumm, società
vincitrice dell'appalto per la campagna di comunicazione; 5 milioni e 700mila
euro, a Fastweb per la costruzione della piattaforma
tecnologica. Resterebbe 1 milione e 800mila euro assorbito, però, fra Iva,
spese burocratiche e di pubblicazione e quelle di collaudo e monitoraggio.
I fondi rimanenti serviranno anche a coprire gli oneri economici cui
soprattutto i comuni sono obbligati a provvedere per garantire le durata triennale del progetto. Per la diffusione e promozione dei Capsda dal 25
agosto partirà una campagna che prevede l'utilizzo di tutte le forme di
advertising e comunicazione: stampa-insertaggi (7 per
cento); Radio locali (42); Tv locali e cinema (38); affissione (1); internet
(12).
valutazione
In questi tre anni sono previste poi valutazioni sia su base nazionale
che territoriale funzionali a un eventuale prolungamento del progetto e a un
incremento e aggiornamento delle strutture e dei servizi "per dare la
possibilità a giovani e anziani – sottolinea Mazzocca
- di usufruire dei servizi ondine". La stessa disposizione dei centri
nelle biblioteche è strategica: i Capsda diventano
così anche punti di aggregazione e "si fa
incontrare l'apprendimento tradizionale con il nuovo", conclude l'assessore.
Comuni già
pronti a partire in provincia di Caserta:
Caserta
Ailano
Capodrise
Lusciano
Pietramelara
Prata
Prata Sannita
S. Maria La Fossa
Villa Literno
Comuni con apertura successiva:
Ciorlano
Macerata Campania
Pietravairano
Presenzano
Teano