Il cielo di Calvi Risorta si popola di uomini volanti

 

Redazione www.CalviRisorta.com, 02 agosto 2008

 

 

 

Dopo venti anni dalla sua nascita, lo sport del Parapendio, viene praticato per la prima volta anche a Calvi Risorta. E’ Giangiacomo Martino di anni 51, sposato e padre di due figli, il precursore caleno di questa nuova e affascinante attività sportiva.

 

Considerato erroneamente da molti come uno sport estremo ed adatto a pochi, in realtà il parapendio praticato con una preparazione tecnica adeguata e con le condizioni meteorologiche giuste è uno sport alla portata di tutti.

 

Il parapendio è senza alcun dubbio l'apparecchio più leggero ed economico che esista per volare: in una sacca dal peso di circa 15 Kg trova posto tutto ciò che serve per osservare il mondo dall'alto: ala, imbrago, strumenti, casco e paracadute d'emergenza.

 

Il parapendio è un'attività di volo che (come dice la parola stessa) si pratica lungo i pendii delle montagne. Una breve corsa, meglio se aiutata da una brezza, consente di decollare con facilità. Durante il volo ed in fase di atterraggio, per effettuare tutte le manovre e per dirigere il parapendio dove più si ritiene opportuno, si utilizzano due maniglie dette freni.

 

Sia per il decollo che per l'atterraggio sono sufficienti spazi limitati, purchè liberi da piante o altri ostacoli; tutto ciò, unitamente al limitato peso e ingombro dell'attrezzatura, ne fanno uno strumento facile e di comodo utilizzo. Per la pratica del parapendio si usa una vela che in origine prende spunto dai paracadute da lancio.

 

Alcuni paracadutisti francesi sentirono la necessità di ridurre i costi delle loro esercitazioni e di non dipendere più dall'aereo, infatti nel parapendio per decollare basta un pendio  ed è studiato per poter volare per ore sfruttando le correnti ascensionali; decollando da un pendio di qualche centinaio di metri di dislivello, è possibile raggiungere quote che superano i 4.000 metri di quota e percorrere distanze impensabili (il record di distanza percorsa in parapendio in linea retta supera i 300 Km.).

 

Nel tempo si sono evoluti disegni e materiali ed oggi ha raggiunto delle prestazioni di volo planato molto simile al volo con il deltaplano. Il materiale con il quale è costruita la vela è un nylon rip-stop particolarmente resistente; mentre le funi sono in kevlar o dyneema, due materiali resistenti e anaelastici.

 

Data la facilità di apprendimento delle tecniche e la semplicità di utilizzo del mezzo, si può affermare che questa attività sia alla portata di tutti; non si richiedono infatti doti fisiche particolari. Si tratta però pur sempre di una disciplina di volo e dunque implica una serie di conoscenze: il doversi immergere in una situazione tridimensionale (l'aria), la capacità di eseguire correttamente le manovre e correlare le stesse ad un preciso piano di volo, ecc...

 

E' per tutti, purchè si accetti la logica di prepararsi adeguatamente nell’affrontare il volo. Per la legge Italiana l'unico limite è un'età minima di 16 anni. La pratica è vincolata alla presenza di un dislivello, quindi saranno le montagne, il terreno prevalente d'azione del parapendio. La nostra zona, con Montemaggiore e il parco del Matese, è costellata di numerosissime possibilità di volo da sperimentare, dai monti più alti alle semplici colline.