Il "grande caldo" continua: le regole da seguire
Redazione,
07 luglio 2008
Per
far fronte al caldo intenso di questi giorni è stato redatto un 'vademecum' essenziale per prevenire o ridurre i rischi
derivanti dal caldo sulla salute.
Ecco qui di seguito le regole d'oro per ridurre l'impatto del calore: molte
sono già conosciute, visto che non è il primo anno che ci si confronta con “l'emergenza
caldo” (che emergenza poi più non è, visto che si ripete con monotona
ripetitività): ma averle tutte di seguito aiuta a formulare un programma
complessivo, più efficace.
1) Bere molta acqua naturale fresca, meglio se del rubinetto. E' consigliabile
assumere almeno due litri e mezzo di acqua al giorno
(salvo parere contrario del medico) anche in assenza dello stimolo della sete.
2) Evitare i pasti unici abbondanti, prevederne piuttosto tre o quattro leggeri
nel corso della giornata. Privilegiare
i cibi con pochi grassi come carne, pesce, pasta, pane, verdura e frutta. Si
può bere la mattina il cappuccino o il caffè d'orzo e latte. Non esagerare con
il consumo dei gelati, perchè nonostante l'iniziale
sensazione di freschezza contengono molte calorie.
3) E' sconsigliato assumere, anche se in poca quantità, bevande alcooliche (come vino, birra), bevande gassate, bibite
zuccherate o contenenti caffeina e té
nero e mangiare cibi con molti grassi come formaggi, insaccati e carni grasse
ricche di calorie. Da ridurre la quantità giornaliera di condimenti a base di olio, burro e margarina.
4) Per quel che riguarda l'abbigliamento, sono preferibili i vestiti di lino,
cotone o misti con fibre sintetiche, leggeri, non aderenti per favorire la traspirazione della pelle e chiari, così da attirare meno
i raggi del sole. In caso di esposizione al sole è
meglio indossare un cappello leggero di cotone o di paglia oppure un fazzoletto
di cotone. Da evitate invece i vestiti scuri e sintetici al
100%, quelli aderenti e restare a capo scoperto a lungo al sole.
Scoprirsi troppo e restare esposti al sole è sbagliato in
quanto la pelle si surriscalda.
5) E' preferibile uscire da casa per fare commissioni o per passeggiare al mattino, molto presto, o sul tardi: le temperature più
basse sono sempre prima delle 11 o dopo le 18. Cercare di
passare, per quanto possibile, in zone all'ombra, passeggiare nei parchi o in
viali alberati, camminare lentamente ed evitare bruschi movimenti. Al
primo cenno di affaticamento fermarsi, sedersi
all'ombra o entrare in un locale con aria condizionata. Se si
è costretti a camminare al sole meglio portare con se un piccolo ombrellino
parasole.
6) Se si è anziani e ci si trova in un mezzo pubblico cercare di non stare in
piedi a lungo e chiedere il posto a sedere. Se si è
sportivi andrebbe in ogni caso evitato di fare attività fisica nelle ore più
calde. In auto se non si ha l'aria condizionata, abbassare i
finestrini.
7) In casa è consigliato oscurare le finestre e le vetrate, evitando così di
far entrare il sole. Cercare di stare nelle stanze più fresche della casa,
lasciare aperte le finestre la notte ed al mattino
fino alle 9 circa e poi chiuderle fino al tramonto. Se si ha un impianto di aria condizionata non esagerare con le basse temperature:
in casa in estate è sufficiente mantenere una temperatura non inferiore ai 22
gradi. Se si hanno ventilatori è bene usarli ma il
flusso diretto dell'aria non è opportuno. In caso di caldo eccessivo è utile
rinfrescarsi il viso o il capo con acqua fresca, o fare una doccia tiepida.
Cosa fare in caso di malore per il caldo? Come aiutare
una persona malata o anziana?
I sintomi da tenere d'occhio sono (analoghi per ogni età): mal di testa, vertigini, nausea e vomito, debolezza, cute pallida ed
arida, lingua secca o poco umida, crampi muscolari, polso debole, temperatura
più elevata dei valori normali, perdita di coscienza. In questo caso, occorre
far stendere la persona con le gambe sollevate, rinfrescarla con un accappatoio
umido, arieggiare i locali, far bere acqua e chiamare subito il medico di
famiglia ,la guardia medica o il pronto soccorso 118.
Se una persona si sente male in strada chiamare subito il 118
e nell'attesa dell'ambulanza tenerla sempre sdraiata con le gambe sollevate,
distenderla in luogo fresco e all'ombra, mettere un panno bagnato nel capo o
nella fronte, bagnare le parti scoperte del corpo con acqua fresca, evitare
l'assembramento di molte persone attorno a chi si sente male.
Nel caso si conviva con una persona anziana cercare di aiutarla ed evitare che
si debba spostare nelle ore più calde. Ci sono dei
segni che debbono mettere in allerta il parente o il
vicino o la badante prima che la persona si senta male. I primi sintomi di allarme sono: debolezza e riduzione spontanea delle
solite attività quotidiane (lavarsi, vestirsi, alimentarsi, andare al bagno) o
semplicemente una diminuzione alla partecipazione alla vita di relazione. La
persona diventa come assente e si estranea
dall'ambiente. In questi casi dare subito da bere acqua alla
persona e chiamare il medico di famiglia.
Queste raccomandazioni sono in modo particolare indirizzate
a:
-
anziani con più di 75 anni
-
neonati e bambini piccoli
-
persone affette da patologie croniche ed invalidanti come
i malati di cuore, quelli affetti da insufficienza respiratoria cronica o asma,
i diabetici, gli emodializzati, i pazienti affetti da
gravi malattie neurologiche o che soffrono di disturbi psichici o pazienti che
assumono farmaci per la pressione alta in quanto con il caldo si possono avere
cadute di pressione improvvisa che si vanno ad aggiungere agli effetti dei
farmaci anti-ipertensivi e diuretici.
-
persone non autosufficienti che dipendono dagli altri
-
persone anche non anziane che svolgono esercizi fisici o
eseguono lavori all'aria aperta specie con esposizione prolungata al sole.
-
Tutte queste
persone corrono il rischio di perdere liquidi e quindi vanno incontro ai rischi
della disidratazione, che può portare ai colpi di sole e ai colpi di calore.
Questi disturbi si manifestano con malessere, mal di testa,
nausea, crampi muscolari, aumento della temperatura del corpo (febbre),
caduta della pressione arteriosa e nei casi più gravi svenimenti con perdita di
coscienza.