NUBE DI
POLVERE ALL’INCROCIO CALES: CITTADINI E COMMERCIANTI PREANNUNCIANO
BATTAGLIA
Calvirisortanews, 05
luglio 2008
Vito Taffuri
Lavori di sbancamento di terreno in una collinetta
all’incrocio tra Calvi Risorta e Sparanise, disagi a
non finire per i cittadini del circondario, per i passanti e per i commercianti a causa dei nuvoloni di polvere liberati nell’aria dalle ruspe in
azione. Altro che sicurezza attenzione alle infiltrazioni sui fondi altrui e
rispetto per i cittadini: un’area vasta almeno il triplo di un campo di calcio
è stata ricoperta da una coltre biancastra di polvere
che si è appiccicata come una camicia su tutti e su tutto.
A subire i danni maggiori, almeno dalle notizie apprese fino a questo momento,
è stato il centro Hyundai e Renault
vendita e assistenza autoveicoli di Calvi Risorta. Oltre al fatto che tutto il
personale ha dovuto lavorare con le mascherine (e con questo caldo la cosa non
è affatto piacevole). L’intero parco macchine è stato reso irriconoscibile con
plausibili ricadute negative sulle vendite.
Che dire poi dei danni economici consistenti nel fatto che tutte le vetture
dovranno subire una lavaggio con una accuratezza
particolare per evitare che l’azione meccanica di eliminazione della polvere
possa lasciare dei graffi sulle carrozzerie e l’infiltrazione nelle griglie di
circolazione dell'aria possa arrecare fastidio ai sistemi elettronici e di
filtraggio dell’aria.
Condanna unanime di tutto il quartiere per il modo subito giudicato ‘barbaro’ col quale è stato
condotto il cantiere di sbancamento: nessun rispetto per i cittadini, per gli
automobilisti di passaggio e per i commercianti. Un gruppo di persone sta per
organizzarsi e sporgere denuncia presso la stazione dei carabinieri.
Sarà
anche chiesto ai vigili urbani di vigilare la conduzione di salubrità nel senso
di pubblica e privata incolumità del cantiere nei prossimi giorni. Eppure sarebbe bastato un piccolo accorgimento per evitare
tutto questo; bastava irrorare il terreno con una lancia idrica per ovviare al
novanta per cento del problema.
Ma
di chi è quell’area e perché ha ritenuto di poter
agire in maniera così arrogante nei confronti di chi vive nell’ambiente
circostante? Noi non lo sappiamo. O per lo meno non lo
sappiamo ancora e invitiamo tutti i cittadini a condurre, per una volta, una
piccola inchiesta indagine personale. Ci farà piacere apprendere da terze
persone quale volto e quale nome possa celarsi dietro
l’impolverata generale di ieri mattina.
Poi,
siccome non siamo a Carnevale, ci farà anche piacere essere informati su
eventuali azioni risarcitorie che i commercianti dovessero intentare avverso l’ignoto infarinatore
della porta principale dell’antica cales.