BONACCI E CODELLA ALLA SBARRA: CASO GIOSTRINE, IL COMUNE SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE?

 

Calvirisortanews, 03 luglio 2008

 

Vito Taffuri

 

Per ilCaso giostrine’ (gli attrezzi per il parco giochi pagati a peso d’oro dal comune) è ormai l’ora della verità. Per questo si sono spalancate le porte del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Alla sbarra l’ex ingegnere capo della ripartizione tecnica del Comune di Calvi Risorta Antonio Bonacci, questa mattina alle dieci.


Stessa sorte per il legale rappresentante della ditta ‘Tecno polimer Srl’ di Sessa Aurunca, Roberto Codella, di Sessa Aurunca, per conto del secondo soggetto in gioco: il venditore di giostre. L’ipostesi di reato:truffa ai danni dell’ente comunale’, ‘turbativa d’asta’ e danni erariali. Infatti, lo stesso comune caleno si costituirà questa mattina durante lo svolgimento del processo parte civile, difeso dall’avvocato Raffaele Mascia.


Sullo sfondo l’acquisto ad un prezzo, questo è il fatto, ritenuto ‘gonfiato’ (circa 14mila euro) di una serie di arredi ludici destinati alla villa comunale della frazione Petrulo. Veniva smascherata l’eventuale truffa, grazie a un preventivo presentato dal gruppo di minoranza, retta dal Consigliere Giovanni Marrocco, e Antonio Caparco, dopo essersi finti acquirenti degli stessi attrezzi, dove Codella proponeva un preventivo però con una differenza di circa cinquemila euro, da quello proposto al comune.


Ebbene, nel corso dell’attività investigativa è emerso che la gara di assegnazione dell’appalto era stata aggiudicata alla ditta “tecno polimer s.r.l.” mediante illecita alterazione del regolare svolgimento della gara: gara consistita nell’avere (il responsabile Ufficio tecnico del comune di Caleno) dolosamente omesso di effettuare regolare indagine di mercato falsamente attestando che l’unica ditta partecipante alla citata gara era stata la Tecno polimer, di Sessa Aurunca.


Questa mattina, quindi dovranno comparire dinanzi i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dopo che lo scorso ottobre 2007, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, del Sost. Proc. Dott.ssa Gerardina Cozzolino, che concordava con le ristante investigative prodotte dai militati della sezione di PG di Santa Maria Capua Vetere, disponeva la custodia cautelare domiciliare, dove al momento del fermo erano responsabili dei reati di “turbativa d’asta”, “falso ideologico” e “truffa aggravata”.


Questo è solo l’inizio di una lunga seria, delle tante denuncie prodotte dai due gruppi di opposizione in carica, adesso all’appello manca il caso “Autovelox” “Cimitero Comunale” e piscina comunale, dove anche qui le gare d’appalto presentano sicuramente qualche illegittimità, e proprio per questo la procura sta svolgendo un importante attività investigativa.