RIFACIMENTO DELLE STRADE RURALI: NEGATI GLI ATTI ALL’OPPOSIZIONE?

 

Calvirisortanews, 05 giugno 2008

 

Vito Taffuri

 

Non c’è appalto aggiudicato dal comune di Calvi Risorta che non lasci con sé delle code polemiche. L’ultima vicenda riguarda le tanto pubblicizzate gare per i lavori di rifacimento di alcune strade rurali. Invero le polemiche montano non solo da parte dei sempre vigili consiglieri di minoranza, ma anche da parte dei proprietari dei terreni che fiancheggiano tali strade, alcuni dei quali segnalano delle acquisizioni di fatto delle aree senza la formale previa acquisizione delle stesse a mezzo esproprio.


Fatto sta che i consiglieri hanno voluto vederci chiaro, anche perchè sembrerebbe che vi possano essere state delle possibili gravi irregolarità nell’esecuzione dei lavori, che non sarebbero conformi al capitolato d’oneri. Sono stati perciò richiesti i relativi atti all’ufficio tecnico, retto dall’ing. Piero Cappello, il quale – in violazione delle inderogabili norme del TUEL e dello Statuto – si è rifiutato di rilasciare gli stessi adducendo delle poco convincenti esigenze legate al rispetto della privacy e dei “brevetti” delle aziende concorrenti, esigenze che non possono essere affatto invocate quando le richieste provengono dai consiglieri comunali.


La minoranza ha quindi chiamato direttamente in causa il sindaco Zacchia, con l’interrogazione consiliare 10273 del 26/05/2008 che riportiamo in parte: - che il Comune di Calvi Risorta ha affidato l’appalto per l’esecuzione dei lavori di sistemazione e completamento delle strade rurali “Tre Cancelle-Serola” e “Melito-San Nicandro” alla società “COGEME srl”, con sede in Piedimonte Matese; - che gli scriventi, con note prot. n. 400 del 09/01/2008 e prot. n. 3847 del 27/02/2008, hanno rivolto istanza al funzionario competente al fine di accedere a tutti gli atti del procedimento ad evidenza pubblica che ha condotto al citato affidamento.


Le varie richieste, tuttavia, sono rimaste prive di riscontro, in palese violazione del diritto di accesso riconosciuto in capo ai consiglieri comunali dall’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, (cfr. ex multis TAR CAMPANIA - NAPOLI, SEZ. V - sentenza 16 marzo 2006 n. 3026; CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V - sentenza 2 settembre 2005 n. 4471; CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V - sentenza 20 ottobre 2005 n. 5879; TAR VENETO, SEZ. I - sentenza 23 novembre 2006 n. 3897), nonché in violazione del principio della trasparenza a cui deve essere sempre informata l’azione amministrativa.


Insomma, a questo punto ci chiediamo dove è finito il tanto annunciato palazzo di vetro? oppure i tanti comizi elettorali del gruppo di “Uniti per Calvi”, dove il primo obiettivo era la legalità? e perché il responsabile dell’Ufficio UTC di Calvi Risorta, non provvede al rilascio della documentazione? allora c’è veramente qualcosa che non va, in questo progetto delle strade rurali? In attesa di una risposta della tanta e famosa interrogazione consiliare, il gruppo di opposizione invierà il tutto alla Procura della Repubblica samaritana, al Procuratore Capo dr. Corrado Lembo, pur di vederci chiaro, come fatto in passato.