SCONTRO
ALL'INCROCIO DI CALVI: CARABINIERE IN OSPEDALE
Salvatore Minieri
Calvirisortanews, 24
maggio 2008
Si trova ricoverato presso l’ospedale San Rocco di
Sessa Aurunca, il brigadiere capo dei carabinieri
Giuseppe Imundi, in forza alla stazione calena e residente nella vicina Sparanise.
Il sottufficiale, alle 13.20 di oggi, è stato
coinvolto in un pauroso tamponamento al bivio di Calvi Risorta.
Il carabiniere aveva appena finito il suo turno presso la stazione coordinata
dal comandante Massimo Petrosino e dal Vice Rosario
Monaco e si accingeva a tornare a casa. Giunto al bivio sulla Casilina, Imundi è stato travolto
da una Volvo V40, guidata da Belforte
Luca, operaio di una ditta di elettronica con sede a
Napoli, ma residente a Caianello.
Imundi, nell’impatto ha avuto la peggio . L’urto micidiale ha distrutto entrambe le auto e ha fatto
battere violentemente il capo al carabiniere. I primi soccorsi sono stati
prestati addirittura dall’assessore Ermanno Izzo che
si trovava a passare nei pressi del bivio mentre faceva jogging.
Dopo pochi minuti si è reso necessario l’intervento del 118: il brigadiere
aveva una vistosa e sanguinante ferita alla testa e
lamentava fortissimi dolori alla spina dorsale. L’uomo è stato trasportato a
sirene spiegate verso il nosocomio aurunco, dove si
trova in osservazione. Inoltre sul posto arrivava una volante della polizia
stradale di Caianello, retta dal sostituto
commissario De Felice, che ha provveduto ai rilievi del caso.
Viene da chiedersi come mai, vista la pericolosità del bivio di Calvi Risorta
(teatro tre anni fa di un incidente mortale), non venga
collocato proprio in quel punto un rilevatore di velocità. L’Amministrazione di
Calvi Risorta, infatti, è nota per aver fatto impiantare un occhio elettronico
nel punto meno pericoloso della Casilina, mentre i
bivi di accesso alla città diventano trappole mortali
per gli automobilisti.
L’incrocio, teatro del pauroso incidente di oggi,
inoltre, doveva essere allargato grazie a tutta una serie di espropri che l’ex
sindaco Caparco aveva predisposto.
Oggi, invece, la zona viene
abbandonata a se stessa e di quel piano di espropriazione non se ne sente più
parlare.
Intanto gli incidenti fioccano, con buona pace
di qualche amministratore che, mesi addietro, aveva detto
che l’autovelox al bivio di Calvi sarebbe stata una soluzione ridicola. Al
momento c’è poco da ridere, soprattutto dopo lo schianto dal
quale, solo per miracolo, sono usciti vivi Belforte
e il brigadiere capo Imundi.