CASO
CAIANIELLO: IL RINVIO A GIUDIZIO PER ZACCHIA NELLE MANI DEL GIUDICE
Calvirisortanews, 23
maggio 2008
Salvatore
Minieri
Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere il dispositivo
di sentenza che potrebbe vedere il sindaco di Calvi Risorta,
Giacomo Zacchia, alla sbarra per l’accusa di
abuso in atti d’ufficio nei confronti della comandante dei Caschi Bianchi caleni, Ten. Annamaria Caianiello.
La giovane ufficiale della polizia urbana aveva denunciato il primo cittadino
per una serie di gravi accuse che la fascia tricolore aveva espresso, tramite
documentazioni ufficiali, nei confronti della dottoressa Caianiello
e, soprattutto, rispetto alla capacità fisica e psichica della stessa inadatte,
secondo Zacchia, allo svolgimento della delicata
mansione di capo dei vigili urbani.
La storia è nota a tutta la provincia: la Caianiello
aveva chiesto un risarcimento di circa 300 mila euro per i danni morali,
professionali e d’immagine. Dopo aver incassato il colpo micidiale della
comandante Caianiello, per Zacchia
si sono aperte le aule del Tribunale di Santa Maria
dove, in queste ore, si decide in merito a un probabile
rinvio a giudizio del sindaco di Calvi Risorta per il reato di abuso in atti
d’ufficio.
La sentenza, se dovesse essere negativa per il primo cittadino di Calvi,
confermerebbe quanto espresso dalla commissione sanitaria che aveva visitato la Caianiello. La
comandante, infatti, non solo è risultata idonea (il sindaco aveva, invece,
paventato l’ipotesi di una difficile condizione psicofisica della brillante
ufficiale) ma oggi potrebbe uscire addirittura trionfante se Zacchia dovesse essere rinviato a giudizio per quello che
tutti chiamano ormai il “caso Caianiello”.