CAPARCO, MARROCCO E LOMBARDI JUNIOR

Salvatore Minieri

Caserta24ore, 18 maggio 2008

Ad ogni causa corrisponde un effetto, molto spesso talmente opposto o diametralmente diverso che può dar luogo a una vera esplosione chimica.

E’ così che vanno le cose nella politica calena da qualche giorno, soprattutto nel vasto fronte di opposizione che contrasta la maggioranza del sindaco pro tempore, Giacomo Zacchia.

Dopo l’annuncio della candidatura dell’ex primo cittadino, Antonio Caparco (che da solo si proclama unico capace di poter risollevare le sorti di Calvi), e dopo il varo della fabbrica del programma di Giovanni Marrocco, ora tocca al giovane medico Giovanni Lombardi, prendere una strada sicura per poter arrivare fino alla prossima primavera di elezioni cittadine.

Il ventottenne figlio d’arte (il padre è l’ex consigliere regionale Benedetto Lombardi di An) vorrebbe candidarsi alla poltrona di sindaco, ma davanti ha già trovato i due ostacoli, Caparco e Marrocco che, in fatto di politica, non sono secondi a nessuno.

Lombardi è francamente troppo giovane e non ha alcuna esperienza politica in una macchina amministrativa; Caparco è stato sindaco, mente Marrocco ha dimostrato di essere una spina nel fianco capace di smontare tutto il traballante sistema politico della maggioranza di Zacchia.

Insomma, pare che, per il giovanissimo professionista, sia tempo di pensare a un’alleanza o con l’ex fascia tricolore Caparco o con il collega medico, Giovanni Marrocco.

Lo stesso gruppo che sostiene la candidatura del dottore Marrocco, in queste ultime ore, sta valutando apparentamenti ed alleanze: la prima via, quella che sembrerebbe più logica è quella che congiunge Caparco a Marrocco nel solco di quattro anni di strenua opposizione alla squadra uscente di Giacomo Zacchia.

Accordi? Ancora nessuno, ma è inutile negare che lo stesso Caparco farebbe carte false pur di avere nella lista Marrocco e tutto il suo gruppo di coriacei consiglieri.

Almeno al momento, Lombardi e An a Calvi Risorta, sembrano spaesati e in cerca di un tutor politico dalle spalle larghe. Basterà la vittoria in ambito nazionale a far affermare anche a Calvi uno strapotere targato PdL?