ARCHIVIATA ANCHE LA SECONDA DENUNCIA DI ZACCHIA CONTRO IL DR. VENTRIGLIA

 

Calvirisortanews, 14 maggio 2008

 

Vito Taffuri

 

In un precedente articolo abbiamo documentato l’estrema “volubilità organizzativa” del sindaco, elencando l’infinita schiera di segretari e funzionari da questi incaricati per la direzione degli uffici comunali. Per ogni singolo avvicendamento, l’amministrazione ha sempre avuto una qualche giustificazione, più o meno plausibile, ma in nessun caso sono stati invocati possibili contrasti con i funzionari dimissionari e quasi mai si è parlato di scelte politiche.

Intanto la comandante della P.M. è in partenza per il comune di Caserta, da dove arriverà il nuovo ufficiale dei caschi bianchi (il sesto professionista non di Calvi Risorta incaricato dalla giunta Zacchia): anche in questo caso, probabilmente, non vi sarà alcun cenno al fatto che è pendente, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, una richiesta di rinvio a giudizio del sindaco (per un presunto abuso d’ufficio proprio nei confronti della comandante), e che nel mese di giugno vi sarà, invece, l’udienza presso il Giudice del Lavoro, per valutare la richiesta di risarcimento danni, avanzata dalla Caianiello, per un ammontare di 300.000,00 €.


Inaspettato ed enigmatico è stato anche l’addio dato dall’ing. Antonio Bonacci – funzionario tecnico del comune, nonché strettissimo collaboratore ed alter ego del sindaco per oltre un anno – pochi mesi prima del terremoto giudiziario che lo avrebbe travolto (ad iniziare dal caso delle giostrine acquistate in quel di Sessa Aurunca, e dall’appalto al Consorzio GEA).


Altrettanto inattese sono state le dimissioni rassegnate, lo scorso 29 aprile, dall’ing. Tiziana Izzo, a breve distanza dalla relazione (nota 6142/2008) con la quale, il medesimo funzionario, ha censurato la lottizzazione di Via Rinchiusa per gravi violazioni del Piano regolatore ed altre numerose irregolarità evidenziate anzitempo dai consiglieri di minoranza. Parliamo della stessa lottizzazione che l’amministrazione, nell’opuscolo informativo con iconografia religiosa di contorno, ha pubblicizzato come “riqualificazione della frazione Petrulo!!!


Caso ancor più singolare è però quello dell’ex responsabile finanziario, il dr. Gennaro Ventriglia, che detiene il record di longevità tra i precari funzionari dell’era Zacchia. In questo caso, lo stesso sindaco ha fornito una motivazione poco convincente (tra le molteplici versioni sinora fatte circolare) per giustificare la mancata proroga del contratto del professionista.


Si sono infatti invocate esigenze di bilancio e la necessità di conseguire dei risparmi di spesa attraverso la stipula di un contratto part-time: giustificazione alquanto flebile dal momento che tale tipologia contrattuale ci risulta non essere mai stata prospettata al funzionario e che, di recente, sono state riattribuite le onerose indennità di posizione alla comandante della P.M. e all’assistente sociale, il sig. Giuseppe Caparco, peraltro alle stesse condizioni economiche – quelle previste dal contratto nazionale e dai regolamenti comunali – che fecero gridare allo scandalo Zacchia e la sua squadra di governo nella scorsa campagna elettorale!


Invero nella delibera di C.C. n. 36 del 07/10/2006, l’assessore alle finanze, in contrasto con tale versione dei fatti, fa verbalizzare la seguente dichiarazione: “È ben nota a tutti l’assenza del dr. Gennaro Ventriglia, già responsabile del settore economico-finanziario di questo comune, al quale rivolgo il mio più vivo ringraziamento per la collaborazione prestata con serietà e competenza…La non conferma del dr. Ventriglia è stata una scelta da me non condivisa. Lo ringrazio soprattutto perché ha saputo tradurre in questi due anni e mezzo scelte miranti al risanamento, scelte miranti al rispetto delle rigide regole in materia di patto di stabilità, scelte in materia di riordino dei debiti fuori bilancio, scelte in ordine al rispetto dei principi di contabilità e per la collaborazione nella stesura dei regolamenti in materia di I.C.I. e contabilità. Ripeto ancora una volta che la non riconferma del funzionario dr. Ventriglia è stata una scelta da me non condivisa”.


Dunque l’assessore al ramo non evidenzia alcuna particolare ristrettezza di bilancio (invocata invece dal sindaco), elogia senza mezzi termini la competenza tecnica e la serietà del funzionario, e si dichiara al contempo in palese disaccordo con la scelta compiuta personalmente dal sindaco di non prorogargli il contratto; la cosa incredibile, però, è che lo stesso sindaco che aveva deciso di scaricare il funzionario “si associa anche a nome degli altri consiglieri presenti alle belle parole dell’assessore Izzo”, arrivando a contraddire pubblicamente finanche sé stesso!!!


Dopo l’allontanamento del dr. Ventriglia, iniziano quindi a circolare una serie di lettere anonime, acquisite anche al protocollo del comune (come la nota prot. n. 9966 del 29.09.2006), in cui l’ex funzionario viene accusato di ogni possibile (ed inverosimile) nefandezza; gli fanno di volta in volta compagnia, in queste lettere anonime, alcuni suoi stretti parenti, che hanno più volte palesato giudizi non certo teneri nei confronti dell’attuale esecutivo, i consiglieri di minoranza (che con la loro opera di controllo hanno fatto emergere tante possibili gravi irregolarità negli appalti pubblici), la comandante della P.M. (che potrebbe portare il sindaco in giudizio ed ottenere da questi un lauto risarcimento danni), l’editore di questo sito (autore di inchieste scottanti sull’amministrazione Zacchia, e destinatario di innumerevoli querele presentate dal sindaco nei suoi confronti, tutte archiviate o in fase di archiviazione), ed imprenditori come Raffaele Parisi che, con le loro denunce, hanno portato alla notifica di ulteriori avvisi di garanzia per gravi ipotesi di reato.


Molte di queste persone verranno dal sindaco accomunate in una fantomatica “lobby del malaffare”, e formalmente accusate, in un memoriale di 19 pagine (prot. n. 13194 del 22/11/2007), di essere in qualche modo collegate agli atti vandalici contro le strutture pubbliche, o di aver orchestrato delle diffamazioni a mezzo stampa (mai dimostrate a fronte di tante querele) ed ancora azioni cosiddette sovversive contro l’istituzione comunale!!!


Nella suddetta lettera, non manca un passaggio dedicato all’ex responsabile finanziario, accusato dal sindaco di sospetti mancati controlli sul contratto stipulato con il Consorzio GEA: accuse rivelatesi prive di sostanza se è vero, come è vero, che il funzionario in questione non è stato neanche lontanamente sfiorato dalla relativa inchiesta, e che il memoriale del sindaco è stato prontamente archiviato dalla Procura.


L’accusa più grave rivolta al funzionario si riferisce, però, ad una presunta cancellazione di dati dal proprio computer, ed è stata talmente amplificata che da qualche mese non si parla d’altro nella nostra piccola comunità, divisa tra innocentisti (la maggioranza) e sparuti colpevolisti (per lo più simpatizzanti del sindaco).


L’accusa sembrava improbabile quanto quella implicitamente rivolta ai consiglieri di minoranza di essere, in qualche modo, collegati ai deprecabili atti vandalici ai danni delle strutture pubbliche, ampiamente documentati da questo sito contrariamente alle fandonie divulgate dal primo cittadino nel citato memoriale (caro sindaco, abbiamo dedicato ben 25 articoli all’argomento!).


E difatti, a distanza di quattro mesi dall’esposto presentato dal primo cittadino, la Procura ha archiviato il tutto, liquidando come infondate le accuse mosse dal sindaco al dr. Ventriglia.

 

Abbiamo allora contattato l’ex responsabile finanziario, il quale ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: <Seppur fiducioso nel fatto che il tempo avrebbe svelato la verità e smontato ogni singolo addebito che mi veniva ingiustamente mosso, ho tuttavia sofferto non poco per le tante accuse che infangavano la mia reputazione, quasi a giustificazione di una scelta politica – quella della mancata proroga del mio contratto – sì legittima, ma tecnicamente immotivata e gestita in maniera davvero “poco elegante”. Da quando sono andato via dal comune mi sono capitate le cose più inverosimili. Dapprima sono stato attaccato in alcune lettere anonime, indirizzate a svariate autorità e protocollate dal comune senza alcun accorgimento a tutela del mio buon nome, ma anzi smistate a pioggia dallo stesso sindaco a persone che non avevano alcun interesse a leggere le calunnie che vi si rappresentavano: tali missive screditavano la validità del mio operato tecnico, e mi accusavano – in maniera vile e squallida, come solo certi lestofanti (gli autori delle lettere) sanno evidentemente essere – di ogni possibile nefandezza. Sottolineo che tali lettere, con tanto di protocollo, circolano da oltre un anno per l’intero paese e mi risulta che nessun altro, a parte i destinatari indicati dal sindaco, ne abbia richiesto copia e potesse esserne dunque legittimamente in possesso. Successivamente sono stato additato dal sindaco come il responsabile di presunti e sospetti mancati controlli sul contratto con il Consorzio GEA, controlli che non erano affatto di mia competenza e che non avrei potuto neanche teoricamente effettuare, dal momento che il contratto in questione non è mai stato formalmente trasmesso al mio ufficio: su tale accusa, prontamente archiviata dalla Procura, ho preferito sorvolare, giacché la scarsa competenza del sindaco in materia gli ha spesso fatto prendere dei clamorosi abbagli (come quando mi accusava di aver autorizzato il pagamento di fatture dell’E.N.E.L., a suo dire non dovuto, e di aver causato così un danno per l’ente, salvo poi riconoscere, a distanza di quasi due anni, che avevo perfettamente ragione: si è infatti provveduto al pagamento delle suddette fatture, ma soltanto dopo un’inerzia costata al comune svariate migliaia di € di interessi moratori, per i quali mi risulta che il primo cittadino, tanto solerte nei miei confronti, non abbia fatto alcuna segnalazione alle autorità competenti); sono stato infine denunciato dal sindaco per la cancellazione di dati dal computer in mia dotazione e, come se non bastasse, quest’accusa sconcertante è stata fatta circolare nell’intero paese. Prendendo spunto da un verbale del Nucleo di valutazione – ma stravolgendone completamente il contenuto, da me peraltro fortemente contestato – il sindaco mi muove questo addebito assurdo e, cosa davvero singolare, lo fa il 9 gennaio 2008, vale a dire 496 giorni dopo l’interruzione del mio rapporto di lavoro con il comune!!! Non vedo come egli possa ragionevolmente attribuire alla mia persona, a distanza di tanto tempo, un simile evento. Ora, se posso tollerare che qualche credulone presti ancora fede a certe favole propinate ad arte e le diffondi poi acriticamente nel paese, non posso fare altrettanto di fronte alle accuse gratuite del sindaco, formulate addirittura con una denuncia inoltrata alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e alla Commissione d’accesso (che si è insediata al comune, vorrei ricordarlo, per valutare se l’attività amministrativa sia soggetta ad influenze e condizionamenti esterni riconducibili ad ambienti della criminalità organizzata, e non certo per leggere gli strampalati esposti del sindaco). In ogni caso, mi preme evidenziare come sia il P.M. che il G.I.P., nell’archiviare questa fantasiosa ed al contempo grave denuncia del sindaco nei miei confronti, abbiano sostanzialmente sentenziato che, anche se si dimostrasse una simile circostanza, ciò non configurerebbe alcun reato. Subisco perciò l’ennesima ingiusta ed ingiustificabile messa alla gogna da parte del sindaco. D’altro canto non mi aspetto un trattamento migliore da parte di un politico che mal sopporta persone come me – per nulla inclini al servilismo ma rispettose solo della legge –, che ama generalmente circondarsi di servi sciocchi e che, dietro un buonismo di facciata, tiene poi siffatte condotte. Una cosa è certa però: d’ora in avanti non mancherò di adire le vie legali per difendermi da quella che è ormai diventata soltanto un’attività persecutoria, chiedendo un congruo risarcimento dei danni, economici e morali, che mi verranno ulteriormente ed ingiustamente arrecati. Da cittadino suggerisco inoltre al sindaco di dedicarsi esclusivamente all’amministrazione e alla risoluzione dei tantissimi problemi del paese, e a non sprecare tempo e risorse, spesso pubbliche, nella quotidiana predisposizione di denunce quasi sempre infondate, o di memoriali d’accusa (come la nota 13194 del 22/11/2007) che non possono suscitare altro che l’ilarità generale delle autorità cui sono indirizzati, e danneggiare ancor di più l’immagine di Calvi Risorta, oramai famosa solo nelle cronache giudiziarie>>.


Insomma l’ennesima figuraccia da parte del sindaco, le cui infinite querele vengono sistematicamente archiviate (a riprova della loro inconsistenza), ed ingolfano inutilmente la locale stazione dei Carabinieri e la Procura della Repubblica, alle prese con casi ben più seri e documentati (come la Lottizzazione di Via Rinchiusa, le giostrine installate nella villa comunale, l’appalto per il noleggio degli autovelox, l’appalto al Consorzio GEA, l’appalto alla G.M.C., l’ampliamento del cimitero, i possibili abusi d’ufficio nei confronti della comandante della P.M., le minacce e le intimidazioni all’editore di questo sito).

 

Gli episodi citati, inoltre, gettano più di un’ombra sull’inarrestabile emorragia di funzionari e segretari dal nostro comune, e dovrebbero indurre tutti i cittadini a più approfondite riflessioni.