Calvirisortanews, 13
aprile 2008
Vito Taffuri
Il
sito calvirisortanews ottiene altre tre archiviazioni in merito alla questione
cimitero e di un articolo di stampa apparso su altre testate giornalistiche
nazionali. Insomma, vince ancora la libertà di parole, di espressione
e di critica.
Infatti, basta scrivere due righe di critica dei fatti
di politica o criticare qualche giornalista di una nota testata giornalistica
locale, ed ecco che l’assessore al ramo, l’avvocato di turno, spara una nuova
querela. Meno male che diciamo sempre la verità con gli opportuni strumenti
concessi dalla legge… e che per questo, molti ci stanno sbattendo il grugno.
Non solo. Presto ogni querela si rivelerà un boomerang per il suo artefice
lanciatore, perché ci costituiremo parte civile verso chi reitera inutili
esposti al solo scopo di tentare di imbavagliare, ammutolire, intimidire la
cassa di risonanza del popolo.
La prima è ben nota, riguarda il dr. Giuseppe Borelli, che si riteneva offeso dalla evidenza
data alle sue frequentazioni con i politici del Municipio. Non c’era nulla da
querelare e il Giudice, dr.ssa Antonella Cantiello,
ha rigettato tutto.
La seconda coinvolge questo sito e un giornalista professionista della Nuova
Gazzetta di Caserta, Salvatore Minieri
di Pignataro Maggiore, sulla stessa falsariga della prima ma con più
determinazione; altra bocciatura da parte del pm
dottoressa Patrizia Dongiacomo, anche qui ancora una
volta protagonista l’Avvocato Giuseppe Borrelli, di
Calvi Risorta.
E poi è stata la volta dell’assessore Zona Damiano, il quale ci denunciava lo
scorso anno; la storia è quella del cimitero nuovo di Calvi, a nostro avviso
utilizzato prima del tempo e prima di ogni ragionevole
situazione tecnico -strutturale. Anche qui è
arrivata l’ennesima archiviazione da parte dei giudici, nei giorni scorsi.
La redazione di www.calvirisortanews.it di Vito Taffuri, nei prossimi giorni,
tramite i propri legali di fiducia, si costituirà parte civile contro gli
autori dei procedimenti penali archiviati. Nel frattempo l’informazione
continua, con le altre inchieste giornalistiche scomode.