PREVISIONI: SI TORNERA’ PRESTO A VOTARE

Caserta24ore, 12 aprile 2008

 

Bruno Mele

 

Un Paese con base democratica traballante come l’Italia ha bisogno di esercitazioni continue alla ricerca di un assetto istituzionale chiaro e solido.

 

In attesa, si vota in ogni stagione per i Comuni, per le Regioni, per le Province e per il governo del Paese. Si vede bene che non ci sono regole e norme valide a tenere in piedi un’amministrazione per il periodo previsto; i giochetti delle parti in causa creano una condizione di instabilità permanente a danno della collettività, che imprecando inutilmente deve sempre e comunque reggere il peso di ogni tipo di disfunzione.

 

Il principio ideale vuole che gli eletti di ogni settore istituzionale si impegnino a governare nell’interesse di chi li ha eletti, e non solo; accade invece che tutti fanno del loro meglio per provvedere a se stessi. A più riprese hanno dimostrato di non avere alcuna cognizione di Stato, che si regge solamente se tutte le istanze che lo compongono agiscono all’unisono per le finalità comuni.

 

Da anni si verifica il contrario e così lo Stato ha perso, a poco a poco, potere e credibilità. Ma anche i cittadini non hanno dato prova, almeno in maggioranza, di capacità di discernimento tanto utili in periodi di confusione, per cui le tendenze disgregatrici delle fazioni politiche in lotta per la loro egemonia hanno affossato anche la speranza di una possibilità di recupero.

 

In un quadro degenerato sul piano sociale, economico e massimamente politico, si svolgeranno tra breve le elezioni politiche all’insegna del “Porcellum”, cioè la legge elettorale voluta da Berlusconi & C. prima di cedere il governo a Prodi nel 2OO6, col chiaro scopo - dichiarato – di rendere ingovernabile il Paese. I due anni circa del governo di Centro-sinistra sono stati uno stillicidio di ansie e preoccupazioni per la situazione creata dal “Porcellum” in Senato. La fine anticipata era prevedibile, ma ad aggravare la situazione del Paese è stata la fretta di Berlusconi di ritornare subito alle urne senza modificare la legge elettorale vigente.

 

Non è pertanto difficile prevedere che lo spoglio delle schede confermerà la situazione di impossibilità di governo, quale che sia la componente politica che avrà la maggioranza alla Camera. Si ricomincerà a parlare di ritorno alle urne, ma con una legge elettorale modificata. Il popolo diventa una cavia per chi si azzarda in previsioni sbagliate al di là di ogni logica.

 

C’è un vergognoso disprezzo delle norme di civiltà, e proprio da parte di coloro che dovrebbero garantirne il rispetto; dunque, o sono incompetenti da punire secondo legge o, ancor peggio, sono soltanto cinici avventurieri che mirano ad affermare le proprie concezioni truffaldine senza il minimo riguardo per le masse. Non è neppure difficile individuarli, ma si son ben muniti contro eventuali infortuni politici: Infatti non li si elegge più come sarebbe giusto, perché i furbacchioni si sono semplicemente autonominati.

 

Gli elettori del momento, sono però all’altezza di rispondere a simili imposture così come il caso impone? Intanto sono certo che in autunno si tornerà a votare e con le elezioni fioccheranno i finanziamenti per partiti e partitini in lizza; bella pacchia! Ma anche il popolo ha le sue colpe. Riuscirà finalmente a emendarsi?